Puglia, nasce la rete di Anatomia patologica per diagnosi tempestive
Diagnosi sempre più precise e tempestive. Prima tra le regioni italiane, la Puglia mette in rete i servizi di Anatomia patologica per avere una medicina sempre più di precisione e predittiva.
A luglio la Regione Puglia ha approvato una delibera che istituisce la rete dei servizi di Anatomia patologica, con l’obiettivo di riorganizzare tutte le strutture sul territorio con 11 hub (otto ospedali pubblici e tre laboratori ecclesiastici) e quattro spoke (servizi di citologia e screening), di omogeneizzare i servizi sul territorio e di informatizzare i servizi.
In questo modo, la diagnosi fatta in una qualsiasi città della Puglia si potrà leggere altrove senza trasportare alcunché e con grande vantaggio per i pazienti e per il Servizio sanitario. Altro obiettivo della rete di Anatomia patologica è quello di adeguare le dotazioni organiche e strumentali.
Che cos’è l’Anatomia patologica?
L’Anatomia Patologica è l’unica specialità medica obbligata a formulare una diagnosi, che deve essere sempre più adeguata alle esigenze cliniche in perenne evoluzione. È quindi una disciplina che oggi più che mai si pone in una posizione centrale e di estrema importanza nel processo di diagnosi e trattamento delle principali malattie.
Se la diagnosi è giusta, precisa e tempestiva, anche la terapia è mirata, e raggiungerà i risultati attesi. Se invece la diagnosi è sbagliata, le conseguenze saranno a carico del paziente e non solo, perché saranno a carico anche del Servizio sanitario regionale.
Attualmente sono in servizio in Puglia 94 anatomo-patologi (uno ogni 43.287 abitanti contro il rapporto di 1/40.962 del Piemonte che ha 108 specialisti), un numero inferiore alle necessità, ma la Regione assicura che si sta procedendo alle assunzioni.
Fonte: Ansa