Puglia Federiciana, il distretto agricolo più grande d’Italia

“É il Distretto agroalimentare con la maggiore estensione di superficie in Italia, mette insieme tre province, porta il nome e il futuro di un’intera regione che stiamo già costruendo”. Il presidente Onofrio Giuliano ha presentato con legittimo orgoglio “Puglia Federiciana”, il Distretto Agroalimentare di qualità che è riuscito a mettere insieme oltre 250 imprese di tre province: Capitanata, Bat e gran parte del Nord Barese, riuscendo a ottenere 110 milioni di euro di finanziamento.
A illustrare nel dettaglio cosa si sta realizzando è stato Manlio Cassandro, responsabile Area Tecnica di Puglia Federiciana: “Attraverso un sistema di blockchain, con un marchio e un brand condivisi, il portale e-commerce che realizzeremo a breve permetterà alle imprese di promuovere e di vendere direttamente i propri prodotti, interamente e totalmente tracciabili e certificati. Sarà attuata la strategia Farm to fork, dal campo alla tavola: a milioni di persone di tutto il mondo, daremo la possibilità di conoscere e di acquistare un pezzo di Puglia, tutti i prodotti migliori della regione, che passeranno direttamente dal campo alla loro tavola”.
“Puglia Federiciana” sarà anche promotore di eventi e incoming, accogliendo quei turisti-consumatori che vogliono letteralmente ‘assaporare’ una regione, trasformare il proprio viaggio in un’esperienza a 360 gradi, legando i sapori dei prodotti agroalimentari alla conoscenza del territorio in cui sono prodotti. Agricoltura e turismo, dunque, ma anche agro-energie, agricoltura di precisione, la realizzazione della sostenibilità economica e ambientale al 100%, grazie a progetti che riducono e ottimizzano il consumo di acqua oltre a incentivare la piena autonomia energetica da fonti rinnovabili delle diverse aziende agricole.
Con i prossimi bandi, il Distretto farà alta formazione per i giovani agricoltori. “Il processo di cambiamento e innovazione va accompagnato”, ha spiegato Onofrio Giuliano, “dando alle ragazze e ai ragazzi la possibilità di utilizzare il digitale, le nuove tecnologie, i processi produttivi computerizzati, i droni e ogni altro strumento utile a innovare la nostra agricoltura. É un processo che abbiamo messo in moto e che sta iniziando a dare risultati davvero importanti”.(fonte agricultura.it)