Psicosi da Coronavirus: cittadini assediano i supermarket di Foggia

Assaltate anche farmacie: terminati prodotti per l’igiene personale. Mascherine e amuchina introvabili
File che si snodano per metri all’interno dei centri commerciali; l’Ipercoop assediata da consumatori colpiti da psicosi; amuchina terminata quasi ovunque; prezzi delle mascherine schizzati non solo su internet. Più che dal Coronavirus, la Provincia di Foggia dovrebbe difendersi dalla psicosi da virus CoVid-19 che, tra l’altro, in Puglia deve ancora arrivare.
Oltretutto sembra anche incepparsi la macchina della prevenzione, con gli uffici della Asl colti impreparati dal rientro in massa di persone dalle zone del contagio.

La settimana nei supermercati foggiani è iniziata con code massicce in cassa: “Di sicuro il Coronavirus c’entra”, dice un operatore di un supermarket del capoluogo, “il lunedì in molti ritornano a fare la spesa, ma così tanta gente non s’era vista”. Sbirciando nei carrelli e tra gli scaffali il dubbio che il virus della psicosi abbia infettato più d’uno è concreto. Nelle corsie sono letteralmente andati a ruba gel per mani e igienizzanti; all’Ipercoop hanno dovuto apporre un cartello con una scritta significativa: “Tutto esaurito”.

“Non è psicosi, ma è meglio prevenire”, racconta un cittadino in coda alla cassa. Da un affollamento all’altro, sembra andare anche peggio nelle farmacie, dove in tanti si stanno recando per comprare detergenti specifici, amuchina, o mascherine (tra l’altro terminate da due settimane). I protocolli della Regione Puglia invitano alla calma, e si rivolgono soprattutto a chi fa rientro dalle Regioni “rosse”, dove si è maggiormente sviluppato il contagio. A Foggia e provincia non c’è emergenza, ma paura. Molto spesso ingiustificata.
Anche colpa dei social network, visto che l’Ordine degli Psicologi della regione ha deciso di mettere al bando tutte le notizie provenienti da facebook, whatsapp e twitter. Massima attenzione anche da parte dell’Ordine dei Giornalisti, che invita la categoria a misurare le parole per non creare allarmismi. Eppure internet è il regno delle fakenews. Dal fantomatico infermiere Giuseppe Tripicchio ai falsi documenti ministeriali che indicano Bari e Foggia come epicentri del virus, passando per specialisti inesistenti, il web è una vera e propria trappola.
La psicosi genera mostri anche in Provincia. A Cerignola l’amuchina si vende in strada, mentre all’ospedale Tatarella pare siano terminate, nel giro di una notte, gran parte delle confezioni di amuchina. Basterebbe seguire semplici consigli, diffusi dal Ministero della Salute, per contenere i rischi del contagio: eppure la psicosi avanza più veloce del virus.