Provincia di Foggia in fondo alla classifica per qualità della pubblica amministrazione

Undici posizioni perse in dieci anni. E’ la performance della provincia di Foggia sul fronte della efficenza della pubblica amministrazione. Secondo i dati raccolti dal CGIA di Mestre, la provincia di Foggia si colloca al 97° posto della classifica delle province italiane realizzata utilizzando l’Institutional Quality Index (IQI), cioè l’indice che misura la qualità delle istituzioni pubbliche presenti in tutte le realtà territoriali italiane. Un indice concepito nel 2014 dall’Università degli Studi di Napoli Federico II. Un indice scientifico, che non si basa sulle percezioni dei cittadini, ma fsu dati oggettivi e considera i servizi pubblici, l’attività economica territoriale, la giustizia, la corruzione, il livello culturale e la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica.

La fotografia scattata dalla Cgia di Mestre regala alla Calabria un nuovo record negativo. Istituzioni pubbliche ingessate in tutto il Paese, con ricadute pesanti sulle imprese e gli investimenti sul territorio

Il risultato che emerge dall’applicazione di questo parametro ci consegna un Paese spaccato a metà; se i livelli di eccellenza più elevati della nostra PA a livello territoriale si concentrano prevalentemente al Nord, quelli più modesti, invece, si trovano al Sud. La fotografia scattata dalla Cgia di Mestre regala al mezzogiorno un nuovo record negativo. Istituzioni pubbliche ingessate, con ricadute pesanti sulle imprese e gli investimenti sul territorio Foggia è l’ultima provincia pugliese. Tutte le altre hanno ottenuto risultati migliori.

La realtà territoriale più virtuosa d’Italia è Trento. Seguono al secondo posto Trieste e al terzo Treviso. Appena fuori dal podio scorgiamo Gorizia, Firenze, Venezia, Pordenone, Mantova, Vicenza e Parma.

In coda Foggia, Reggio Calabria, Napoli, Enna, Palermo, Catania, Trapani, Caltanissetta, Crotone e Vibo Valentia che occupa l’ultima posizione


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