Giornata mondiale delle api, anche in Capitanata è boom di apicoltura

Il 20 maggio si è celebrata la terza Giornata Mondiale delle Api, una ricorrenza istituita per sensibilizzare la popolazione sull’importanza che questi insetti impollinatori rivestono per l’esistenza stessa del nostro pianeta.

L’uso di pesticidi e l’inquinamento oggi minaccia la loro esistenza e con essa, anche quella dell’intero sistema e della biodiversità del pianeta: basti pensare che – secondo una fonte AGI – tra gli insetti impollinatori di frutta e verdura che arrivano sulle nostre tavole, la percentuale di impollinazione dei frutteti da parte delle api è almeno del 75%, quasi 8 mele o pere su dieci che mangiamo, quindi, derivano dal loro lavoro.

Insomma, più che averne timore, dovremmo essergli grati per tutti i prodotti apistici che quotidianamente usiamo senza nemmeno rendercene conto. Senza le api non ci sarebbero ad esempio la cera e, soprattutto, il miele.

Lo sanno bene gli apicoltori che fanno i conti con le difficoltà dovute all’inquinamento e le bizze del clima.

Tuttavia, gli ultimi dati Coldiretti parlano di un’incremento delle aziende che producono miele in Puglia, con un picco del 63% degli apicoltori concentrati nella provincia di Foggia.

Insomma la Capitanata anche in questo caso si fa notare grazie ad aziende che producono miele di qualità: nel 2018 il miglior miele millefiori bio è stato prodotto a Foggia.

Ma c’è anche chi svolge questa attività per passione. Si tratta di apicoltori che si sono avvicinati a questo mondo spinti dal fascino verso il microcosmo di un alveare o da un incontro fortuito che ha aperto loro un mondo che oggi cercano di tramandare agli altri.

E’ il caso di Matteo Silvestri, viestano che nel suo villaggio eco-sostenibile Cala Molinella ha deciso di proporre l’apicoltura come un’esperienza formativa dedicata ai più piccoli.

L’amore di Matteo per le api nasce per caso, ma da lontano: “L’apicoltura è entrata nella mia vita quando ero bambino – racconta Matteo mi recavo a fare visita ai miei parenti in Calabria.

Loro producevano miele. Mi fecero assaggiare questo miele direttamente dall’alveare. Quel sapore non l’ho più dimenticato.” A tal punto che ha cercato di replicarlo.

Tornato a Vieste dopo gli studi, decise di dedicarsi al suo primo alveare. Al suo entusiasmo e alla sua voglia di sperimentare si è unita l’esperienza di un anziano del posto, Santino, che ha saputo insegnarli tutti i segreti dell’apicoltura.

Oggi, l’apicoltura è una delle tante attività che Matteo propone nel suo villaggio eco-sostenibile, capace di conquistare soprattutto i bambini: “E’ un’esperienza che piace ai più piccoli, la proponiamo durante tutta la stagione.

I bambini sono affascinati da tutto quello che la natura è capace di offrici, partecipano con entusiasmo e noi siamo molto soddisfatti. Far vivere da vicino il contatto con le api è un modo per sensibilizzare i bambini sull’importanza di questi animali, scoprono come si produce il miele e che cosa significa allevare le api. Ma soprattutto capiscono quanto questi animali vadano rispettati anche per il nostro futuro”.

Insomma, anche in questo caso, il seme dell’amore verso la natura e tutti i suoi abitanti va piantato nel cuore dei più piccoli affinché diventino adulti sensibili e consapevoli del domani. Anche verso le api.

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