Palazzo Dogana, PD e CON contro Nobiletti: “si dimetta”
Comunicato stampa congiunto di PD e CON: “Nobiletti senza maggioranza: si dimetta. L’ente è paralizzato”.

FOGGIA – Nell’ultima riunione del Consiglio provinciale, 9 consiglieri su 12 hanno bocciato sia il rendiconto di gestione che il Documento Unico di Programmazione (DUP) presentati dal presidente Giuseppe Nobiletti.
Una bocciatura politica e amministrativa netta, che secondo il Partito Democratico della Capitanata e il gruppo CON certifica l’assenza di una maggioranza e l’impossibilità, da parte di Nobiletti, di continuare a governare l’ente.
«Ancora una volta – dichiarano PD e CON in una nota congiunta – il presidente antepone interessi personali a quelli della Provincia, tenendo in ostaggio l’amministrazione solo per conservare la poltrona e un’indennità da 11mila euro al mese. La verità è semplice: non ha più i numeri e dovrebbe prenderne atto rassegnando immediatamente le dimissioni. Così, gli atti necessari verrebbero approvati dal commissario e si potrebbe tornare rapidamente alle urne di secondo livello».
La posizione delle due forze politiche è chiara e senza appello: «È la seconda volta che accade. In qualsiasi democrazia, chi non ha la maggioranza si dimette. Ma qui si resta aggrappati al ruolo, scaricando sugli altri le responsabilità del proprio fallimento amministrativo e politico».
Per PD e CON, il problema non è solo numerico, ma soprattutto di metodo: «La gestione Nobiletti è autoreferenziale, priva di visione e di dialogo. Nessun confronto, nessuna condivisione, solo decisioni calate dall’alto. I documenti bocciati oggi non sono semplici atti contabili: rappresentano un modello di governo inefficace che ha prodotto immobilismo, disservizi, scuole trascurate e strade in condizioni critiche».
Il giudizio è severo: «Nobiletti ha tradito la fiducia di chi lo ha sostenuto, ha rotto ogni relazione politica e ha scelto l’isolamento. Se crede davvero di avere ancora consenso, si dimetta e si ricandidi. Saranno i territori a decidere».
La conclusione del comunicato è un messaggio di fermezza: «Non accettiamo ricatti politici, né messaggi ambigui né narrazioni vittimistiche. Continueremo ad assumerci la responsabilità di difendere gli interessi della Capitanata, con coerenza e trasparenza, come sempre dalla parte dei cittadini».