Omicidio Traiano: Cassazione annulla condanne, processo da rifare
ROMA – Colpo di scena nel processo per l’omicidio di Francesco Traiano, il titolare del bar-tabaccheria “Gocce di Caffè”, ferito durante una rapina il 17 settembre 2020 e morto in ospedale dopo 23 giorni di agonia. La Corte di cassazione ha deciso che il processo di secondo grado – celebrato a Bari – dovrà essere rifatto. Di conseguenza sono state annullate le condanne nei confronti dei quattro imputati. Amaro il commento del nipote Alfredo, affidato a Facebook: ” Quando il silenzio della speranza prende possesso, lo stato cambia rotta. E improvvisamente non mi sento parte di questo tricolore.
Allora mi viene da dare un’altra spiegazione a questi tre colori:
Il rosso, il colore del sangue di tutte le vittime innocenti uccise in questo paese e messe in un cassetto, perché il tempo non ha fatto altro che raffreddare la rabbia del popolo, e allora si fanno sconti a chi commette reati.
Il bianco, quel colore che dovrebbe dimostrare la limpidezza, ma invece l’unica cosa limpida è l’animo di chi è stato ucciso ingiustamente.
Il verde, dimostra la speranza, quella che hanno costantemente i parenti, che nonostante l’uccisione dei loro cari, non possono fare altro che sperare nella giustizia, quella vera che non arriverà mai.
Io la speranza non la perderò mai, l’ho promesso a Francesco e ai suoi genitori, perché finché il mio cuore batterà, Francesco continuerà a vivere.
Non mi va di usare le solite frasi come “lo auguro ai figli di chi amministra la legge.”
Mi sento semplicemente di dire che mio zio era figlio di questo paese, un contribuente perfetto, ucciso solamente perché lavorava onestamente. E allora, quando finirà questa continua tutela per chi commette i reati?
Quando si inizierà a pensare a chi realmente sta soffrendo?
Quando si inizierà a pensare a chi non ha nemmeno la possibilità di andare a colloquio in un carcere, ma solo quella di accarezzare un marmo freddo con un lumino?