Nuova legge sul randagismo in Puglia: tutela maggiore per tutti gli animali

Approvato dal Consiglio regionale il disegno di legge sulle nuove norme sul randagismo, con l’istituzione dell’anagrafe canina e la protezione degli animali di affezione. “La nuova legge sul randagismo è finalmente realtà”, ad annunciarlo è il governatore della Puglia Michele Emiliano.
Con la nuova norma sono normati l’affido e l’adozione, la rinuncia e l’eutanasia, il recupero dei cani randagi, la protezione dei gatti, le competenze delle Asl locali e le prestazioni sanitarie.
“Abbiamo incontrato le associazioni pugliesi che, ogni giorno, si prendono cura dei nostri amici a quattro zampe.
Questa legge è frutto dell’impegno, dell’abnegazione e della grandissima sensibilità di chi nei canili ci vive quotidianamente e mi riferisco ai volontari, agli operatori, ai medici veterinari”, afferma Emiliano.

E aggiunge: “Aver dialogato e costruito la norma partendo da chi ha cognizione reale della situazione, ha portato oggi il Consiglio regionale ad approvare una legge molto moderna in materia. Perché un buon governo deve fare questo: scrivere il presente e il futuro insieme ai cittadini.
Questa nuovo disegno di legge, che abroga quella del 1995, è un risultato storico, che potenzia il controllo del randagismo, rafforza il significato dell’anagrafe degli animali d’affezione e soprattutto struttura una reale protezione degli animali, normando la gestione delle strutture, l’affido e l’adozione.
Una legge che finalmente consentirà il libero accesso dei migliori amici dell’uomo ai luoghi pubblici, ai locali commerciali e sui mezzi di trasporto. Una misura che riduce la spesa pubblica ma soprattutto che si prende cura dei più indifesi”.
“Un provvedimento altamente qualificante per l’intera legislatura e che abbraccia a 360 gradi il benessere degli animali domestici elevandone la dignità”. Esprime piena soddisfazione il consigliere regionale e vice presidente della III Commissione Sanità, Paolo Pellegrino, commentando il via libera dal Consiglio regionale al disegno di legge sul contrasto al randagismo.
“Un disegno di legge – spiega Pellegrino – che ha recepito diversi spunti della mia proposta di legge, già presentata circa tre anni fa, nel 2017. Qualcuno alla vigilia riteneva che questo fosse un articolato troppo complesso e invece, a mio avviso, dirime una volta per tutte le difficoltà incontrate con la precedente legge e ne completa la valenza dando ampio respiro al tema del benessere dell’animale domestico, oltre che dell’animale randagio.
La precedente norma infatti era caratterizzata ad esempio da una mancata demarcazione delle competenze in materia di prevenzione del fenomeno e che ha solo determinato contenziosi tra Comuni e Asl sui danni riferibili alla presenza dei randagi. Ora invece dettiamo regole ben precise sia per i Comuni e sia per le Asl. Inoltre viene regolamentata con precisione la capienza dei canili sino a un massimo di 200 ospiti, confidando che l’offerta di posti di ricovero possa incentivare maggiormente il tema della sterilizzazione e delle adozioni.
Ma non solo. Adeguandoci alla sentenza della Corte Costituzionale si apre di fatto la gestione dei comunali canili alle associazioni e ai privati. E siccome i privati hanno ovviamente scopo di lucro, si correva il rischio che le procedure di affidamento potessero pregiudicare il benessere degli animali. E invece no. Noi con questa legge evitiamo tale rischio stabilendo che l’aggiudicazione della gestione non avverrà in base al ribasso economico di gara (i cui costi fissi infatti li stabilirà la giunta regionale), ma avverrà sulla base di un confronto migliorativo sulla qualità dei servizi offerti”.
“Un altro punto centrale – continua Pellegrino – sono le sterilizzazioni con l’obbligo per le Asl di programmare annualmente un certo numero di sterilizzazioni. In caso contrario scatteranno sanzioni a carico del direttore generale di riferimento”.
“In questa battaglia di civiltà non posso non ringraziare – conclude Pellegrino – tutte le associazioni del volontariato che hanno dato un contributo indispensabile al presidente e assessore alla Sanità, Michele Emiliano, per arrivare a un testo di legge, non solo a carattere meramente organizzativo, ma fondamentale per la tutela del benessere di tutti gli animali domestici, andando oltre la semplicistica dimensione del randagismo”.