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Museo di Grotta Paglicci, sul Gargano si torna indietro nel tempo con un tesoro di antichi reperti

Il 9 luglio è stato inaugurato il Museo del Paleolitico di Grotta Paglicci a Rignano Garganico, in provincia di Foggia. La Grotta Paglicci è considerata tra i siti archeologici più importanti d’Italia.

Il giacimento di Paglicci si trova sul fianco meridionale del Gargano, incastonato tra due ambienti molto diversi tra loro e caratteristici: da una parte, in basso, la pianura foggiana, il Tavoliere, con le sue campagne e le sue distese dorate di grano, in alto, la montagna del Gargano con i suoi meravigliosi boschi, i suoi dirupi rocciosi e la sua vista mozzafiato.

Il giacimento di Paglicci ha avuto una grandissima fortuna nel corso della storia umana, ospitando la specie umana durante un periodo di tempo lunghissimo compreso tra il 200.000 e l’11.000 da oggi. L’importanza di questo giacimento di origine paleolitica è legata alle numerose pitture, graffiti e resti rupestri che sono state ritrovati nel corso degli anni.

Nella Grotta Paglicci sono stati ritrovati resti umani interi e parziali di Homo Sapiens, documenti indiretti della presenza dell’Homo Erectus e dell’Homo di Neanderthal. Un tesoro inestimabile per l’archeologia italiana.

“Entrando nel Museo di Grotta Paglicci si sale a bordo di una vera e propria macchina del tempo che ti fa immergere nella vita quotidiana dei nostri progenitori del Paleolitico, i primi esseri umani a usare la “tecnologia” e a fare arte.

Vedere impastati il rigore degli studi archeologici con luci e allestimenti accattivanti, i preziosissimi reperti delle campagne di scavo e video-installazioni che riproducono virtualmente la vita quotidiana in uno degli insediamenti di maggior rilievo archeologico in Italia e in Europa, è un’esperienza davvero straordinaria”. Queste le parole del vicepresidente della Regione Puglia Raffaele Piemontese presente all’inaugurazione.

E ha poi aggiunto: “L’investimento regionale di circa 400 mila euro che ha consentito l’inaugurazione del Museo del Paleolitico di Grotta Paglicci, è solo l’ultimo di una serie indirizzati dalla Regione Puglia, con legittimo orgoglio visto realizzato dal bravo sindaco Luigi Di Fiore.

Tutto intorno al complesso di Grotta Paglicci, del Centro Visite e del Museo appena inaugurato, fervono altri cantieri, sempre finanziati dalla Regione Puglia. Sosteniamo il territorio e le comunità delle aree interne — a partire dai Monti Dauni che hanno ricevuto finanziamenti importanti che si avviano a una nuova programmazione, passando per l’area interna del Gargano, che ricomprende Rignano Garganico nella cosiddetta “area strategia”, e per l’area interna Sud Salento — perché sappiamo che ogni borgo, ogni campanile pugliese ha una sua identità preziosa. Come valorizzarla di più e meglio?

Attivando la fantasia e la voglia di intraprendere. La Puglia e il Gargano sono mete turistiche di risonanza mondiale, ormai. Attrarre interesse verso le aree più interne significa indirizzare investimenti privati in una rete di servizi di qualità.

Anche per questo la Regione ha tutti gli strumenti a disposizione: da chi voglia aprire un B&B a chi intende realizzare un resort, ci sono importanti strumenti finanziari dedicati. È il momento di crederci. è il momento in cui pubblico e privato scambino fiducia e risorse nel “nuovo inizio” del nostro territorio”.

Redazione

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