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Ministro Zangrillo: Foggia non meritava commissariamento

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Continua la calata dei big del centrodestra a supporto di Raffaele Di Mauro. In attesa del gran finale con i ministri Fitto e Bernini, l’altro ieri è stata la volta del  ministro per la Pubblica Amministrazione, l’azzurro Paolo Zangrillo. Il ministro ha prima incontrato brevemente Di Mauro, quindi una delegazione di sindaci del territorio. In prima fila si è visto il sindaco di Apricena Antonio Potenza Il centrodestra gioca tutte le carte a disposizione, a partire dalle presenze pesanti dei membri del governo nazionale, nella speranza che l’effetto Brindisi si replichi proprio a Foggia.

Zangrillo ha conquistato le prime pagine dei giornali, in questi ultimi giorni, per due iniziative. La prima è il “coming out” a favore delle Province vecchio stile. Per il ministro modelli da imitare per ridare ruolo alle Province sono il Trentino e l’Alto Adige, anche nelle regioni a statuto ordinario, superando la riforma  Delrio.

La seconda è legata alla sua intenzione di anticipare il rinnovo dei contratti pubblici, già  dallo stipendio del mese di novembre per evitare  la “confusione” tra gli extra e le tredicesime del mese di dicembre. A beneficiare dell’assegno saranno anche tutte le forze di sicurezza, dalla Polizia all’esercito. Accolto da Di Mauro e da molti esponenti del centrodestra- si sono visti l’ex sindaco di Candela Nino Santarella e Sario Masi, tra i fondatori di Forza Italia in Capitanata –   nel comitato elettorale di corso Vittorio Emanuele, il ministro ha affermato di avere la consapevolezza che la città di Foggia ha bisogno di un’amministrazione sana che Raffaele Di Mauro sindaco saprà garantire. “Foggia è una città importante della Puglia – ha continuato Zangrillo-  che negli ultimi anni ha vissuto una storia molto brutta che non merita. Occorre ripartire dalla valorizzazione del tessuto urbano e territoriale e dalle persone che la gestiscono. Abbiamo bisogno – ha concluso – di un’amministrazione sana, di persone competenti, persone che hanno passione per quello che fanno”.

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