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Arrivano il ministro dell’Agricoltura Martina ed Emiliano, corteo di protesta dei lavoratori

Il 29 febbraio, il ministro delle Politiche AgricoleMaurizio Martina, sarà a Foggia per l’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università (alla quale parteciperà anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano). Tuttavia, per Martina non si prepara un’accoglienza trionfale, anzi: alcuni movimenti di lavoratori e attivisti hanno in programma quella che hanno definito, in un comunicato stampa, una “degna accoglienza”.
Si tratta di un corteo di protesta, che partirà dalla Villa Comunale (raduno alle 9.30) e proseguirà fino alla facoltà di Economia. Alla protesta hanno aderito le seguenti associazioni e sigle: Lab. Pro/Fuga – Foggia, Comitato Lavoratori delle campagne – Grand Ghetto, 
Comitato Lavoratori delle campagne – Ghanahouse – Borgo Tretitoli, Comitato Lavoratori delle campagne – Borgo Mezzanone, Comitato Lavoratori delle campagne – Borgo Tressanti, 
Comitato Lavoratori delle campagne – Ex-Fabbrica Granarolo, Rete Campagne in Lotta
PAK, Community Puglia – comunità pakistana in Puglia, ed altre se ne stanno aggiungendo.
Qual è il motivo della protesta nei confronti del ministro dell’agricoltura Maurizio Martina? “L’arrivo dei rappresentanti istituzionali a Foggia – spiegano gli organizzatori del corteo in un comunicato stampa – avviene sei mesi dopo le morti in agricoltura in Puglia e a poche settimane dal rogo che ha distrutto il Grand Ghetto. Dopo la campagna mediatica contro caporalato e ghetti, ad oggi le istituzioni competenti non hanno ancora organizzato un reale piano per migliorare le condizioni di vita dei braccianti agricoli, che al momento tengono in vita buona parte dell’economia della Capitanata”.
“I lavoratori che si sono mobilitati a Foggia in estate e a dicembre tornano in piazza, al fianco dei soggetti sociali della città, per rivendicare la riappropriazione dei servizi pubblici: una giornata, quella di Foggia, che anticiperà lo sciopero sociale previsto in tutta Europa. Contratti, documenti, casa, trasporto, sanità: il ministro e il governatore rispondano a queste richieste”, conclude la nota.

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