Attualità

Minacce al presidente Emiliano: i messaggi di solidarietà di Policlinico e Università

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FOGGIA – Sono molti i messaggi di solidarietà inviati al presidente della Regione Michele Emiliano, raggiunto da insulti e minacce dopo la lettera con la quale ha deciso di interrompere ogni rapporto della Regione con il governo Netanyahu per il massacro di civili palestinesi in corso. 

Un primo messaggio è arrivato dal Commissario Straordinario del Policlinico Foggia Giuseppe Pasqualone: ” Desidero esprimere, anche a nome del Policlinico di Foggia che rappresento, la più sincera solidarietà al Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano per le gravi minacce ricevute. – scrive Pasqualone – Condanniamo con fermezza ogni forma di intimidazione nei confronti di chi, come lui, ha sempre operato con coraggio e trasparenza al servizio delle istituzioni e dei cittadini. La Sua storia personale, segnata da un impegno autentico nella lotta alla criminalità organizzata, è garanzia di una determinazione che non può essere scalfita da simili atti vili. Per  lui che ha affrontato mafiosi veri con serietà e rigore, una minaccia del genere resta un soffio nel vento. Sono  certo che, conoscendo la Sua forza d’animo, avrà accolto tutto questo con il sorriso di chi non si lascia intimidire”.

Solidarietà anche dal Rettore dell’Università Lorenzo Lo Muzio.  “A nome mio  personale e dell’intera comunità accademica dell’Università di Foggia – scrive il Rettore – esprimo piena solidarietà al Presidente Michele Emiliano per le minacce ricevute.
Le intimidazioni rivolte a chi esercita con responsabilità funzioni pubbliche sono inaccettabili e colpiscono il principio stesso di libertà democratica. L’Università è un luogo di pensiero libero, confronto aperto e rispetto reciproco. Saremo sempre al fianco di chi, con coraggio, difende valori fondamentali come la giustizia, la pace e la legalità, anche quando le scelte fatte possono non essere semplici o condivise da tutti.  In momenti come questi, la forza della comunità sta nella capacità di sostenersi e nel mantenere saldi i principi democratici che ci uniscono, contro ogni forma di intimidazione.”

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