Marcello Fois torna a Foggia, a dieci anni dall’ultima volta, per i 18 anni di Ubik

Mercoledì 19 novembre, alle ore 18.30. Negli spazi della Ubik di Foggia. Lo scrittore sardo, tra i più importanti in Italia, presenta il suo nuovo romanzo

FOGGIA – «Ettore Manfredini, nonostante fosse appena morto, la mattina del 21 febbraio 2017 ebbe la netta sensazione di svegliarsi». Inizia così il nuovo libro di Marcello Fois, che torna al grande romanzo familiare: un istante lungo quasi trecento pagine per rivivere i momenti decisivi di una stirpe. È L’immensa distrazione (Einaudi, 2025), il romanzo di uno degli scrittori più importanti della letteratura italiana contemporanea, tradotto all’estero in molte lingue e di ritorno, a dieci anni dall’ultima volta, negli spazi della Ubik di Foggia. Mercoledì 19 novembre, alle ore 18.30, Marcello Fois ritrova il pubblico della libreria, ospite di cartello del ciclo di appuntamenti organizzato in occasione dei #18anniUbikFoggia. A conversare con l’autore sardo sarà l’esperto lettore Nicola Perilli.

L’immensa distrazione (Einaudi, 2025). È un’alba uguale a tutte le altre, soltanto un po’ più lunga, quella in cui Ettore Manfredini si sveglia appena morto nella casa accanto al macello che è stato il centro della sua vita e di cui conosce ogni lamento, ogni cigolio. Nato troppo povero per permettersi un’istruzione regolare, impiegato da ragazzo nel mattatoio kosher di cui si impadronirà dopo le leggi razziali, Ettore è un uomo destinato al successo: diventerà uno dei più grandi imprenditori dell’Emilia in bilico tra grande industria e tradizioni contadine. E in quest’alba livida del 21 febbraio 2017, arrivato alla resa dei conti, Ettore capisce di dover percorrere fino in fondo il corridoio dei suoi ricordi. Parte da qui la vorticosa storia della famiglia Manfredini. Che è in primo luogo la storia di Ettore, ma anche di sua madre Elda, sulla cui spregiudicata opacità si fonda tutta la loro fortuna, e di sua moglie Marida, salvata dalla deportazione ma a carissimo prezzo, e di Carlo, il primogenito, figlio mai del tutto capito, e di Enrica, la vera mente dietro la crescita dell’Azienda, e di Elio, il nipotino amatissimo, e di Ester che rimane invischiata nella lotta armata, di Edvige, di Lucia… Il nuovo romanzo di Marcello Fois è una straordinaria macchina della memoria, in cui il grande disegno della Storia si mescola a piccoli dettagli fondamentali. Dipingendo l’affresco di una dinastia del Novecento fondata sulla carne e sulla menzogna, Marcello Fois ci regala un romanzo semplicemente maestoso. Perché vivere, forse, non è nient’altro che un’immensa distrazione dal morire.

Marcello Fois. È nato a Nuoro nel 1960, vive a Bologna. I suoi libri sono tradotti in molte lingue. Presso Einaudi ha pubblicato Memoria del vuoto (premio Super Grinzane Cavour2007 – Supervincitore Narrativa italiana e Premio Paolo Volponi), Sheol, L’ultima volta che sono rinato, Sempre caro, Stirpe (premio Città di Vigevano e Frontino Montefeltro), Sangue dal cielo, L’altro mondo, Nel tempo di mezzo (finalista al premio Campiello e al premio Strega 2012), L’importanza dei luoghi comuni (2013), Luce perfetta (premio Asti d’Appello 2016), Manuale di lettura creativa (2016), Quasi Grazia (2016), Del dirsi addio (2017 e 2018), il libro in versi L’infinito non finire (2018), Pietro e Paolo (2019 e 2020), L’invenzione degli italiani. Dove ci porta Cuore (2021).

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