Attualità

Manfredonia, scoperta ennesima discarica a cielo aperto su una strada nella zona industriale

Manfredonia – “Gli Ispettori Ambientali Territoriali Civilis Endas del Comandante Giuseppe Marasco durante il servizio volontario di vigilanza hanno notato una enorme discarica a cielo aperto su una strada nella zona industriale S.S.89, la cosa strana che precedentemente l’area era stata messa sotto sequestro giudiziario dalla P.G. Capitaneria di Porto di Manfredonia, ma non ha avuto seguito alla rimozione e bonifica dell’area stessa, a chi spettava la procedura di rimozione e perché non e stata eseguita? – scrive in una nota stampa il Comandante Giuseppe Marasco -.

L’abbandono di rifiuti lungo le strade o nelle campagne è un fenomeno comune in tutta Italia. Un fenomeno che purtroppo non risparmia nessun sito, sia questo di particolare pregio, sia già degradato. Non ci si farà mai l’abitudine a vedere nelle cunette o nelle piazzole delle strade le montagne di rifiuti accatastati. Si tratta di un fenomeno che oltre a deturpare l’ambiente e il paesaggio, genera un costo non indifferente per la collettività.

La rimozione dei rifiuti ed il loro smaltimento sono a carico degli Enti proprietari delle strade o dei comuni nel cui territorio vengono abbandonati, più raramente a carico dei proprietari dei terreni che, lasciati incustoditi, diventano discariche abusive. Si dice che i rifiuti attirino i rifiuti.

I comuni sanno bene che il deposito di alcuni sacchetti di rifiuti in un determinato sito, fa si che questo diventi uno spazio a ciò “istituzionalmente” destinato e dove periodicamente il Comune si farà carico della loro raccolta.  In questo commento si vuole appunto fare riferimento all’abbandono di rifiuti domestici indifferenziati, che con l’approssimarsi dell’estate e della bella stagione sembrano venire maggiormente in evidenza. Si tratta di un illecito il cui accertamento ed imputabilità al suo autore non è semplice, anzi spesso è quasi impossibile.

Oltre alla flagranza e al testimone oculare della condotta di abbandono, per l’accertamento dell’illecito non rimane che la videosorveglianza o l’ispezione sul contenuto dei rifiuti. Il Comandante Marasco inoltre afferma che si procede a: l’accertamento mediante videosorveglianza, l’accertamento mediante l’ispezione dei rifiuti abbandonati, queste sono le due ipotesi su cui ci dobbiamo soffermare. Inoltre l’abbandono dei microrifiuti e di quelli gettati dai veicoli in movimento o in sosta”.

Redazione

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