Salute e Benessere

“Malati” di meteoropatia: quando l’umore cambia con il tempo

Circa 18 milioni di italiani, in prevalenza donne, soffrono di questo disturbo

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Stando a ciò che dicono le previsioni degli esperti, nei prossimi giorni è atteso un ribaltone meteo che ci porterà dritti in inverno, senza passare per la stagione autunnale. “Non ci sono più le mezze stagioni”, vanno ripetendo gli anziani, suffragati dalla realtà delle cose, visto che solo una settimana fa avevamo i condizionatori accesi al mattino.

Con il cambiamento meteo che accompagna solitamente l’avvicendamento delle stagioni, c’è una categoria di persone che ne risente tantissimo, sia dal punto di vista fisico che psicologico. Si tratta dei meteoropatici, che alle prime avvisaglie autunnali di aria fredda, vento fastidioso, diminuzione della luce solare, lamentano stress, peggioramento dell’umore, ansia generalizzata, apatia, insonnia.

Tra i fattori scatenanti della meteoropatia c’è in primis la pioggia, seguita dall’arrivo del freddo, del cielo nuvoloso, dei temporali e del vento.

Naturalmente il livello di disturbo cambia da persona a persona: c’è chi, quando il tempo è particolarmente brutto, rivela di provare minore soddisfazione per la propria vita familiare, sociale, sentimentale e professionale.

Alcuni  dichiarano di provare cali di memoria, concentrazione e voglia di apprendere durante le fasi di cambiamento del meteo. C’è chi aggiunge di perdere addirittura la voglia di andare al lavoro quando-alzandosi al mattino- scopre che fuori piove.

Per fortuna la meteoropatia è uno stato transitorio, visto che con il ritorno del sole e di una temperatura più piacevole tornano anche le energie e il buon umore.

Secondo i medici ed esperti, il principale problema che determina l’insorgere della meteoropatia in alcuni soggetti consiste nella progressiva riduzione della luce, che avviene da Settembre in poi. Una minore esposizione alla luce fa calare la produzione di serotonina (l’ormone del buonumore) e fa aumentare quella di melatonina (ormone che regola il sonno).

Quando piove e il sole non riesce a fare capolino attraverso le nuvole, diminuisce anche la produzione di vitamina D, che è indispensabile per la salute in generale. La carenza di tale vitamina, che stimola la funzionalità del cervello, può scatenare sintomi depressivi o l’insorgere di stati ansiosi, affaticamento e cattivo umore.

Per chi soffre di meteoropatia i cambiamenti interiori dipendono dai cambiamenti esterni provocati da fattori quali la luminosità, la pressione, la ventosità, l’umidità. I meteoropatici sono particolarmente inclini a: fatica, stanchezza, irritabilità, sonnolenza, dolori articolari che si acutizzano in corrispondenza del cambio di stagione o dell’andamento meteo in generale.

Anche il cambio di ora solare/legale rappresenta un elemento capace di sconvolgere il delicato ritmo circadiano dei soggetti più sensibili.

La meteoropatia non deve preoccupare: solitamente regredisce spontaneamente nel giro di poco tempo. Non bisogna dare eccessiva importanza ai sintomi, basterebbe limitarsi a riscontrare la correlazione esistente tra il disagio e il meteo.

Se rientriamo nel novero delle persone soggette a questa tipologia di disturbo, possiamo limitare le conseguenze lavorando sugli stili di vita. Nello specifico, dovremmo cercare di regolarci con anticipo rispetto a ciò che ci aspetta.

Appena il tempo comincia a cambiare dovremmo andare a letto progressivamente più presto, curare l’alimentazione, praticare attività fisica, coltivare le relazioni sociali, tenendo sempre presente che la vita di tutti noi è un’altalena tra adattamento e disadattamento.

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