Le fonti energetiche: contributo importante alla produzione di energia con fonti rinnovabili dalla Provincia di Foggia
La Puglia si è confermata anche nell’anno in corso, regina, a livello nazionale, della produzione di energia da fonti rinnovabili; dato già evidenziato da Legambiente, con la campagna TrenoVerde nel 2018.
Il contributo di queste fonti alternative, senza considerare gli impianti in approvazione o che stanno per essere messi in esercizio, è già oltre il 50% del fabbisogno regionale; a livello nazionale siamo intorno al 33%. Se invece consideriamo la produzione complessiva di energia anche con fonti fossili, la Puglia produce ben 70% in più del suo fabbisogno.
Questo surplus viene dirottato verso Campania e Basilicata (ma noi beneficiamo delle loro acque). In primis il contributo viene dato dal fotovoltaico con 87 impianti, senza considerare quelli privati; seguito dall’eolico con 79 impianti già in esercizio, a seguire biomassa e cogenerazione (fonte il Corriere del Mezzogiorno). Quindi la Puglia produce circa 3622 GW/h con le fonti alternative e rinnovabili, e la provincia di Foggia è quella che dà il maggior contributo a livello regionale.
Aggiungiamo i mega–impianti a turbogas di San Severo e di Candela, la centrale Enterra a biomasse in località di Rignano Scalo.
Mentre sono in fase di realizzazione altri 60 impianti eolici, ci sono richieste per essere autorizzate ben 148 impianti eolici e 322 foto–voltaici che pongono delle domande anche perché, ancora una volta, la maggior concentrazione è individuata nella provincia di Foggia. Infatti solo nel territorio di Troia (FG) si vogliono installare 275.000 pannelli solari, così nei terreni dell’Ente morale “Zaccagnino”.
Siamo da sempre decisamente favorevoli alla produzione di energia da fonti rinnovabili ma riteniamo che essa deve avvenire nel rispetto di alcune regole fondamentali, evitando le concentrazioni territoriali e il consumo di suolo produttivo e non a discapito del patrimonio boschivo ed arboreo esistente; come, purtroppo è successo recentemente con la distruzione di interi filari di alberi (olmi) in agro di San Severo.
La provincia di Foggia e la Puglia hanno una vocazione agricola, turistica e paesaggistica che non deve essere mortificata dalla speculazione privata. Qualora ci siano proposte di impianti fotovoltaici su terreni agricoli, tra le valutazioni nelle concessioni, ci deve essere la garanzia di poter continuare a coltivare sotto gli impianti in modo da non sottrarre suolo produttivo.
Bene ha fatto l’on. Rosa Menga a presentare un’interrogazione al Ministro Cingolani proprio in merito a queste ulteriori concessioni nel territorio foggiano.
Per quanto riguarda proposte di nuovi parchi eolici si deve puntare di più a potenziare, con le nuove
tecnologie, quelli già esistenti, fermo restando che nel subappennino esiste già una saturazione eccessiva. Per impianti offshore in mare vanno considerate alcune condizioni: siano impianti galleggianti, lontani e non visibili dalla costa, fuori da aree protette.
Pertanto mentre a livello regionale occorre una visione strategica che ponga dei limiti e fissi dei paletti alla sottrazione di suolo agricolo–forestale, a livello nazionale queste opere definite strategiche, non possono essere sottratte del tutto ai pareri di regione, Enti Locali, sovraintendenze, Arpa ecc.
La nostra visione parte anche dalla riduzione degli sprechi: spesso uffici pubblici, ospedali, scuole hanno luci sfavillanti anche in orari fuori servizio; la diffusione del fotovoltaico utilizzo di termo–valvole nei pubblici uffici: scuole, edifici pubblici, poste; obbligo per le nuove costruzioni di sistemi di coibentazione e dei pannelli
solari; efficienza dei sistemi elettrici nelle aziende; educazione ambientale nelle scuole di ogni ordine