Università di Foggia, la vice presidente del Senato Valeria Fedeli incontra gli studenti

Siamo in un’aula del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Foggia, ma non ci sono studenti universitari. Al loro posto ci sono studenti di scuole superiori, che forse un giorno sceglieranno di intraprendere la carriera da giuristi, ma che oggi sono semplicemente ragazzi e ragazze pronti a partecipare ad un incontro molto importante, quello con la vice presidente vicaria del Senato della Repubblica Italiana, la Sen. Valeria Fedeli, voluto dal Senatore accademico e studente Felice Piemontese.

Attenta alla parità di genere, alle battaglie democratiche per i diritti delle donne, ai diritti del made in Italy e a combattere le discriminazioni, oggi, dopo aver incontrato il Rettore dell’Università di Foggia, il prof. Maurizio Ricci, alcuni rappresentanti della Comunità accademica, e aver ricevuto il sigillo dell’Università di Foggia, ha parlato agli studenti, confrontandosi con loro sulla riforma costituzionale che chiamerà, ad ottobre, i cittadini alle urne.

Con la gestualità che la contraddistingue, la senatrice si alza in piedi e rivolgendosi agli studenti, inizia il suo discorso con un invito, quello di leggere bene l’attuale Costituzione e il testo della riforma costituzionale, «solo così, chi ad ottobre sceglierà di andare ad esprimere la propria libera opinione, si farà un’opinione informata e consapevole», spiega la Fedeli, sottolineando quanto sia importante, soprattutto per le nuove generazioni, avere corrette informazioni e capire il contesto nel quale nasce una riforma.

La senatrice Valeria Fedeli e il Rettore Ricci
La senatrice Valeria Fedeli e il Rettore Ricci

«Noi non cambiamo la prima parte della Costituzione, che è fatta di valori e principi, è la parte che rimane; cambia l’ordinamento dello Stato, quindi la seconda parte, e cambiano le competenze attribuite allo Stato e alle regioni  ̶ spiega con energia e forza, e continua  ̶ . Non siamo i primi che fanno la riforma, siamo i primi che la portano fino in fondo. Con questa nuova riforma, si distinguono le funzioni che deve svolgere la Camera e il Senato; solo la Camera dei Deputati avrà il compito di dare la fiducia al Governo, l’indirizzo politico e a fare le leggi».

Altri punti decisivi della riforma saranno la diminuzione dei senatori e delle senatrici, che da 320 arriveranno ad esserne 100, l’abbassamento del quorum e una modifica, molto “sentita” dalla senatrice, quella all’art. 55 della Costituzione: «Noi abbiamo introdotto che per ogni assemblea elettiva ci deve essere, nell’elezione, un equilibrio nella rappresentanza tra donne e uomini. Sembra una cosa scontata, ma non lo è  ̶  spiega la senatrice che ha sempre sostenuto le battaglie per i diritti, le libertà e l’autonomia delle donne e per il superamento delle disuguaglianze di genere  ̶ . Solo settant’anni fa, e sottolineo “solo”, le donne in Italia hanno conquistato il diritto al voto, in altri Paesi le donne avevano conquistato questo diritto alla fine dell’Ottocento, poi ci sono altri Paesi, purtroppo, che ancora oggi non prevedono il diritto di voto per le donne. Ma l’equilibrio tra uomo e donna non dovrebbe essere presente solo in politica, ma in tutti i campi, in tutti i lavori».

Un appuntamento speciale quello di oggi, che ha visto ancora una volta protagonisti gli studenti foggiani, che hanno avuto l’occasione di cimentarsi con una senatrice ma prima ancora con una donna forte, una sindacalista pragmatica, una femminista e una riformista.

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