Incendi 2025: in Capitanata distrutti quasi 5mila ettari di boschi e campagne

Il dato emerge dal report di Legambiente presentato all’ottavo Forum Foreste. La Capitanata tra le province più colpite d’Italia

FOGGIA – 4870 ettari di boschi, uliveti e pascoli andati in fumo nel solo 2025: è il bilancio drammatico tracciato da Legambiente nel nuovo report sugli incendi boschivi, presentato all’ottavo Forum nazionale “Foreste, territori e comunità”. La provincia di Foggia si conferma tra le più colpite del Mezzogiorno, con un incremento significativo rispetto al 2024. L’associazione ambientalista parla di un anno “nero” per l’ambiente e il paesaggio: temperature record, siccità e vento hanno reso la Capitanata una polveriera. Le aree più colpite risultano il Gargano, i Monti Dauni e la pianura del Tavoliere, dove numerosi roghi hanno distrutto ettari di macchia mediterranea, uliveti e coltivazioni. Le fiamme hanno minacciato anche zone naturalistiche di pregio come la Foresta Umbra, le campagne di San Marco in Lamis, Lucera e Apricena. La zona più colpita è il Gargano (oltre 2.000 ettari bruciati tra Vieste, Monte Sant’Angelo e Mattinata); seguita dai Monti Dauni (circa 1.300 ettari tra Biccari, Faeto, Deliceto e Orsara) e dal Tavoliere e costa sud: 1.500 ettari tra San Severo, Manfredonia e Cerignola.

Legambiente sottolinea come molti incendi abbiano origini dolose o colpose, dovute a comportamenti imprudenti, mancata manutenzione del verde o abbruciamenti non controllati. “Serve un salto di qualità nella prevenzione – si legge nel dossier – con piani di gestione aggiornati, più risorse per la sorveglianza e il coinvolgimento diretto dei cittadini”.

L’associazione propone inoltre di rafforzare il coordinamento tra Regione, Comuni e Protezione civile, migliorare le banche dati territoriali e favorire la ricostruzione verde delle aree colpite, evitando l’abbandono dei terreni agricoli e forestali.

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