Economia

Imprese digitali, Regione Puglia approva piano per agevolare progetti

La Regione Puglia ha deciso di puntare sulle nuove tecnologie e, proprio in questi giorni infatti, è stato approvato il piano Sostegno all’Acquisto di Servizi per l’Innovazione Tecnologica, Strategica, Organizzativa e Commerciale delle Imprese; una mossa che permetterà alla Regione di agevolare progetti di investimento in innovazione offrendo un supporto all’acquisizione di servizi avanzati da parte delle imprese pugliesi.

Le imprese pugliesi che decideranno di aderire a questo progetto potranno perseguire l’obiettivo di implementare i processi di sviluppo virtuosi e non occasionali, acquisire idee e brevetti, accedere a conoscenze e tecnologie disponibili ( quest’ultime anche fuori il territorio regionale). Più che un piano si potrebbe definire un valido sostegno finalizzato a promuovere l’effettivo trasferimento di conoscenze dall’ambito della ricerca a quello della concreta attività imprenditoriale.

Affrontare le nuove sfide tecnologiche

Il progetto è destinato alle micro, piccole e medie imprese impegnate ad affrontare le nuove sfide tecnologiche, come per esempio la transizione al digitale nei processi produttivi, uno step di crescita parecchio delicato poiché le imprese mostrano i maggiori rischi di vulnerabilità dovuti alla loro polverizzazione. Il progetto della Regione Puglia quindi permette che i progetti stessi possano essere presentati in forma singola o associata. Il piano rientra nel programma Operativo FESR Puglia 2014/2020, attraverso il quale saranno finanziati progetti di innovazione per la manifattura sostenibile, la Salute dell’uomo e dell’ambiente, la comunità digitale e il creative e inclusive, per un totale di circa 30 milioni di euro di investimenti.

Se agli occhi di molti può sembrare una banalità va ribadito che il processo di digitalizzazione, che ormai è diventata la chiave per la competitività, rappresenta un livello essenziale e fondamentale per accrescere la capacità delle imprese di giocare un ruolo crescente – specie nei mercati internazionali – e le modalità per realizzarla, sono molteplici, ma soprattutto non semplici. L’utilizzo delle nuove tecnologie nella gestione di un’azienda, contrariamente a quanto si possa immaginare, non si limita solo alla comunicazione e al marketing, ma alla produzione, alla vendita, al business-plan, alle modalità di apprendimento, all’interazione con i clienti, all’accesso al mercato ed a tutte quelle attività affini.

I vantaggi della digitalizzazione

I dati forniti dall’Osservatorio Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione del Politecnico di Milano lasciano ben intendere quelli che sono i vantaggi per le imprese: un validissimo esempio è il fax, soppiantato dal fax online e, in Italia, possono essere dematerializzati (vale a dire sostituiti da controparti digitali) qualcosa come 600 miliardi di fogli e 45 miliardi di documenti di business. Un risparmio che, nel caso della pubblica amministrazione per esempio, porterebbe ad un risparmio di ben 20 miliardi di euro l’anno; le imprese invece risparmierebbero anch’esse 20 miliardi di euro nei processi di interazione con la pubblica amministrazione, e 160 miliardi di euro nei processi interni o nei rapporti con clienti e fornitori. Col fax-online le imprese recupererebbero qualcosa come 60 miliardi di euro all’anno oltre ad un totale di 10 miliardi di ore l’anno di improduttività.

Senza contare poi la stretta correlazione tra digitalizzazione e internazionalizzazione; da una recente ricerca condotta da Doxa per conto di Google è emerso che le imprese che hanno fatto un uso maggiore di strumenti digitali (software e rete internet) per il proprio business contemporaneamente hanno visto aumentare il volume delle loro esportazioni. E’ facilmente intuibile quindi che tardare il processo di digitalizzazione di un’impresa significa non solo limitarne gli strumenti a disposizione per il suo business ma anche e soprattutto non poterle permettere di sfruttare appieno tutte le opportunità offerte dalle nuove tecnologie, danneggiando inevitabilmente anche il territorio.

Antonio Piazzolla

Giornalista e divulgatore scientifico; caporedattore di Close-Up Engineering, co-fondatore e direttore responsabile di lagoleada.it, è una delle firme di Forbes Italia ed è redattore di Le Stelle, il mensile di cultura astronomica fondato da Margherita Hack e Foggia Reporter. Ha collaborato con BBC Scienze Italia, l’Espresso, Il Messaggero e Business Insider Italia.

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