Cronaca

Impagnatiello, chiedo scusa della mia disumanità

La prima dichiarazione all'inizio del processo.

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“Sto chiedendo unicamente a tante persone scusa ma non sarà mai abbastanza”. Queste le parole di Alessandro Impagnatiello all’inizio del processo iniziato oggi a Milano dove è imputato per l’omicidio della fidanzata incinta Giulia Tramontano.
    “Sono stato preso da qualcosa che risulterà sempre inspiegabile e da disumanità – ha aggiunto – Ero sconvolto e perso. Quel giorno ho distrutto il bambino che ero pronto ad accogliere. Quel giorno anche io me ne sono andato, sono qui a parlare ma non vivo più. Non chiedo che queste scuse vengano accettate, perché sto sentendo ogni giorno cosa vuol dire perdere un figlio e molto di più, non posso chiedere perdono”.
    Il padre e la sorella di Giulia sono usciti dall’aula quando Impagnatiello ha iniziato a parlare.

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