Il sogno di Arbore: una passeggiata a Foggia con Mariangela Melato
In una intervista al Corriere della Sera, Renzo Arbore motiva le ragioni per cui la sua raccolta di oggetti sarà ospitata a Foggia e non in un’altra città. “Casa Arbore sarà a Foggia perché arriva un momento della vita in cui un uomo che ha avuto la mia fortuna ragiona per restituzione, un momento in cui si avverte il dovere di restituire quello che si è ricevuto. E io devo tutto a Foggia, la mia palestra di vita, di sorriso, di ironia e soprattutto di musica. È a Foggia che Casa Arbore deve stare, l’unico posto al mondo in cui sentirei di averla lasciata in buone mani». La raccolta conterrà « tutte le chincagliere, ninnoli, soprammobili e civetterie acquistate in giro per il mondo. Plastica, perlopiù. Modernariato ormai datato, nel senso che quando andavo in giro a comprarli questi oggetti avevano già un discreto valore, che oggi è decuplicato perché non ne fanno più. Specchi, spille, radio, sculture, pupazzi, piccole carezze all’anima prodotte anche negli anni Trenta e Quaranta, tutto ciò che oggi incanta gli ospiti di casa mia e che domani vorrei mettere a disposizione della mia città e dei suoi turisti». Casa Arbore non sarà solo un contenitore statico, Al suo interno, grazie alla disponibilità della Rai, sarà allestito un archivio permanente della televisione di quegli anni £non solo delle cose che ho fatto io – specifica Arbore – ma di quello che l’intelligenza e l’arte del nostro Paese producevano allora. Da Troisi a Benigni, da Boncompagni alla Carrà». L’intervista al Corriere si chiude con un sogno: «Io e Mariangela Melato che passeggiamo lungo il corso a Foggia. E poi, arrivati a palazzo Dogana, entriamo a Casa Arbore. Lei felice come una bambina, io forse un po’ nostalgico» ora si assenta per un po’, come a raccogliere le emozioni di un grande che ancora sa commuoversi».