Politica

Conte a Foggia pensa alle comunali e incontra vertici PD

Con il presidente 5stelle ha parlato di impegno per la legalità anche l'ex procuratore antimafia Cafiero De Raho

“Foggia, alza la testa! Ripartiamo dalla legalità” è l’invito che l’ex presidente del consiglio Giuseppe Conte, ora presidente del Movimento 5 stelle, ha rivolto oggi alla comunità foggiana insieme a Federico Cafiero De Raho, ex Procuratore nazionale antimafia e deputato, in un incontro nella sala del Tribunale di palazzo Dogana, in piazza XX Settembre a Foggia. Incontrando la stampa Conte ha risposto alla domanda sulla eventuale candidatura di Rosa Barone a sindaco di Foggia:  “Non parliamo di nomi ma della possibilità di ridare a questa città, che lo merita, una grande opportunità di rilancio in termini di sviluppo economico e sociale. Questo interessa a noi. Costruire una squadra che rispecchi i nostri principi e valori e che offra un futuro a tutti i nostri giovani a Foggia, anziché al Nord o all’estero”. Una risposta simile  a quella ripetuta più volte dal coordinatore provinciale del M5S Mario Furore. Ma che le elezioni comunali di Foggia siano all’attenzione del M5S lo ha dimostarto un incontro a porte chiuse di Conte con alcuni esponenti locali del PD, a iniziare dal presidente della provincia Nobiletti eletto proprio con i voti di PD e M5S, oltre che dai civici di Emiliano e Articolo Uno.  Durante l’incontro pubblico Conte ha fatto riferimento alla recente norma che chiude alla Corte dei Conti i controlli sul PNRR: “Il governo Meloni è insofferente verso i controlli. Lo ha detto il leader M5s Giuseppe Conte a margine di una iniziativa. “Il governo è in ritardo sull’attuzione del Pnrr”, ha detto. ” Come pensano di risolvere il problema? Eliminando il controllo concomitante della Corte dei conti. Un controllo che “non è concepito per ritardare ma semplicemente per vigilare. Non soffrono i controlli. Questo controllo è un contemperamento necessario per quanto riguarda il regime di alleggerimento della responsabilità dei pubblici funzionari. Norma costruita per incentivare alla firma i pubblici funzionari. Però va contemperata col controllo concomitante, sennò il sistema diventa squilibrato. Questo governo consapevolmente non vuole controlli”.

Vincenzo D'Errico

Giornalista professionista e scrittore, impegnato a lungo nell’emittenza locale, collaboratore del quotidiano L’Edicola del Sud, direttore della Rivista Filosofia dei Diritti Umani / Philosophy of Human Rights.

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