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Bufera Giro d’Italia, bocciata la tappa di Vieste: le strade sono pericolose

In questi giorni sta facendo molto discutere la questione relativa al mancato nulla osta della Provincia di Foggia al passaggio del Giro d’Italia sulle strade del Gargano a causa delle pessime condizioni in cui versano le strade.

Dopo il duro attacco del sindaco di Vieste, Giuseppe Nobiletti, al presidente della Provincia, Nicola Gatta, si torna a parlare del Giro d’Italia.

“Solo tre anni fa il giro passava sulle stesse strade che oggi sarebbero non idonee. C’è qualcosa che non torna – aveva dichiarato Nobiletti -. Caro Presidente ricordati che le strade provinciali, oggi dichiarate da te non sicure, sono le strade che i tuoi cittadini e turisti percorrono quotidianamente, sono le strade più trafficate della Puglia”.

“Il Settore Viabilità provinciale, prontamente interessato dallo scrivente, ha stimato in €2.300.000,00, la spesa complessiva per la realizzazione di interventi urgenti ed indifferibili per ripristino del piano viabile delle suddette strade”, così aveva risposto prontamente Gatta alle accuse del sindaco di Vieste.

Aggiungendo: “Purtroppo, la sciagurata Legge Delrio di riforma delle Province, ha privato questo Ente di tutte quelle risorse necessarie per effettuare una adeguata manutenzione della rete viaria e degli edifici scolastici in dotazione. Con nota prot. n. 1306 del 14.01.2020, ho richiesto alla Regione Puglia di voler valutare la possibilità di finanziare gli interventi urgenti ed indifferibili per ripristino del piano viabile delle strade provinciali interessate dal Giro d’Italia”.

Il presidente della Provincia, Nicola Gatta è stato molto chiaro, ma altrettanto chiari e determinati sono gli amministratori viestani che hanno immediatamente chiesto un incontro al Prefetto di Foggia.

“Sono anni che stiamo segnalando alla Provincia che la litoranea del Gargano è malridotta e pericolosa, non è possibile – chiosa l’assessore Carlino – che solo ora in vista di una manifestazione sportiva di caratura mondiale ci si accorge che le nostre strade presentano criticità. Allora bene farebbe il presidente Gatta a chiuderle anche per il normale transito veicolare, isolando del tutto Vieste e il Gargano.

E finiamola di dare sempre la colpa alla riforma delle province. La Provincia di Foggia dispone di fondi sia del Patto per il Sud che del Cis, quindi si sbrigasse ad eseguire gli interventi di messa in sicurezza delle principali arterie come la sp 53 che è l’unica via di accesso a Vieste, la capitale del turismo pugliese.

La questione andrebbe affrontata con urgenza, perché in assenza  di interventi concreti sulle strade interessate, l’organizzazione della corsa a tappe potrebbe decidere per un cambio del tracciato, penalizzando non solo Vieste, ma tutta la Capitanata che attraverso questo evento potrebbe ricevere un ritorno di immagine senza precedenti. Gatta se ne assuma tutte le responsabilità”. 

A queste parole fa eco il vicesindaco leghista di Zapponeta, Vincenzo Riontino. “Purtroppo le dichiarazioni e le preoccupazioni del Presidente della Provincia rappresentano la realtà delle cose, non bisogna scandalizzarsi a ha dichiarato -. Al Giro d’Italia non dobbiamo sicuramente rinunciare perché rappresenta una vetrina importante di valorizzazione del nostro territorio, così come è importante ed urgente che la Regione Puglia, seguendo l’esempio delle altre regioni d’Italia, si impegni a stanziare i fondi necessari per la sistemazione delle nostre strade, divenute sempre più pericolose per la vita delle persone”.   

E ancora: “L’arteria stradale che collega Manfredonia a Zapponeta e Cerignola è di fatto una mulattiera, e non è accettabile che una strada così importante possa essere lasciata al caso, con un passaggio di quasi 10 mila veicoli al giorno e purtroppo ancora tanti morti.

Questo è il dato più significativo e allarmante che inspiegabilmente non desta l’attenzione di una Regione che proprio non riesce a dare priorità alla sicurezza dei cittadini, dal tema dell’infrastrutture per finire a quello della sanità.

Stessa situazione riguarda le altre strade che saranno coinvolte dal passaggio del Giro d’Italia, e cioè le strade che da Mattinata, passando da Monte Sant’Angelo, arrivano a Vieste. Per non parlare poi di tutto il sistema infrastrutturale della Provincia di Foggia che avrebbe bisogno di un piano stradale straordinario e complessivo perché il rilancio della nostra terra passa anche e soprattutto da una rete viaria rinnovata e sicura”. 

“Siamo stanchi di essere considerati cittadini di serie B – ha concluso il vicesindaco garganico -. La Regione stanzi le risorse necessarie per la messa in sicurezza delle nostre strade. La Puglia non si ferma a Bari!”

Redazione

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