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Giornata Mondiale del Prematuro, al Riuniti di Foggia donati piccoli capi in maglia

Puglia – Piccoli e combattenti. Sono le bambine e i bambini, uno su dieci, nati prima della trentasettesima settimana di gravidanza. Il 17 novembre si celebra la Giornata mondiale della prematurità, per sensibilizzare e far conoscere le difficoltà che affrontano le famiglie di neonati prematuri e ricoverati in Terapia intensiva.

Il tema scelto per il 2021 è “Zero separation. Agiamo adesso. Non separare i neonati prematuri dai loro genitori”. Essenziale è infatti l’alleanza terapeutica tra personale sanitario e famiglie che sono in questo caso parte attiva del processo di cura dei piccoli nati pre-termine.

Anche la Puglia ha messo in atto iniziative per portare alla luce questo mondo: al Policlinico di Bari e di Foggia sono stati donati piccoli capi in maglia. Scarpette, coperte e cappellini realizzati dalle associazioni “I folletti laboriosi”, No pain (Noi Per Aiutare i Neonati) e dalle volontarie di “Cuore di Maglia”.

Gli ospedali di Taranto, Martina Franca e Castellaneta si sono tinti di viola, il colore della prematurità, per abbracciare queste famiglie e i loro doni arrivati in anticipo.

Doni anche al Vito Fazzi di Lecce dove l’associazione “Cuore e mani aperte Odv” ha offerto a personale sanitario e genitori un momento di intrattenimento musicale. Le associazioni “L’Abbraccio” e “Piccoli Angeli” hanno regalato delle decorazioni per contribuire all’umanizzazione del reparto.

Iniziative per la giornata mondiale della prematurità al Policlinico Riuniti di Foggia

Nella giornata di ieri, 17 novembre 2021, la Struttura Complessa di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale del Policlinico Riuniti, diretta dal dott. Gianfranco Maffei, aderisce alla Giornata Mondiale del Prematuro. Per tale occasione l’associazione “I folletti operosi” (presidente Angela Contento), ha donato alcuni manufatti per i neonati della Struttura del Policlinico foggiano. Anche la città di Foggia quest’anno ha partecipato alla Giornata illuminando in viola la Fontana della Villa Comunale.

I bambini nati pretermine purtroppo sono in continuo aumento anche se è notevolmente cresciuta la loro sopravvivenza. Nel nostro ospedale nel 2020 sono nati 2.412 bambini di cui 245 prematuri, con una incidenza del 10,1% (dato superiore a quello nazionale in quanto Centro di riferimento per la Capitanata e per la BAT per le gravidanze a rischio).

Diminuire il numero dei nati pretermine è una delle grandi sfide sociali dei nostri tempi anche se enormi progressi sono stati fatti nel trattamento dei bambini nati prima della 37^ settimana e le terapie intensive neonatali hanno raggiunto livelli di eccellenza.

“Per cercare di evitare i parti pretermine – dice il dott. Maffei – sarebbe auspicabile cercare di recuperare una dimensione più naturale della gravidanza”. Nell’ottimizzazione dell’assistenza ai neonati pretermine sono risultati fondamentali i progressi tecnologici (ventilazione meccanica, monitoraggi, nutrizione parenterale) ma anche l’incentivazione dell’allattamento materno e la limitazione dello stress neonatale attraverso una adeguata terapia del dolore dove i prematuri sono molto più sensibili di altri neonati.

Redazione

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