Gatta: Nobiletti continua a sperperare denaro pubblico
“È periodo di pubblicazione di bandi importanti, ma Nobiletti continua a fare tutto senza un criterio oggettivo e soprattutto senza alcun rispetto per le norme e per i cittadini”. Nicola Gatta non usa mezzi termini per definire l’operato dell’attuale presidente dell’amministrazione provinciale. “Nobiletti – ha detto il sindaco di Candela – ha firmato i decreti per l’assunzione di due nuovi dirigenti: il primo si occuperà del settore viabilità, grandi infrastrutture, dissesto idrogeologico, difesa idraulica ed edilizia sismica, mentre al secondo sono stati affidati il settore appalti, SUA ed espropri, oltre ad assetto del territorio e ambiente.
Due nuovi tecnici assunti dall’esterno con contratto a tempo determinato Ex 110 TUEL, che costeranno alle casse dell’Ente circa 200.000 euro in più all’anno, che non fanno bene alle casse dell’ente. I neoassunti vanno a sostituire l’architetto Angelo Iannotta e l’ingegner Giuseppe Cela, che invece sono già dipendenti di ruolo a tempo indeterminato della Provincia di Foggia e che quindi continueranno ad essere stipendiati. Nulla contro la professionalità dei due neoassunti, ma obiettivamente era un’operazione evitabile, anche perché, per assumere esterni, la normativa è chiara e impone di ‘pescare’ dal personale già presente in organico, questo per evitare esborsi inutili e perché gli interni sono professionisti affidabili e preparati, esattamente come Iannotta e Cela. Non c’è, quindi, una motivazione plausibile.
Queste due nuove nomine – continua Gatta – giungono quando si è in un momento delicato del Pnrr: alcune procedure sono in fase avanzata e già predisposta da Iannotta e Cela. Mi riferisco, ad esempio, a quelle della Ciclovia Adriatica e della Strada Regionale 1 ‘Pedesubappenninica’, che proprio adesso sono in fase di aggiudicazione dei lavori.
Qualche giorno prima di questa nuova idea strampalata, Nobiletti lamentava il fatto che fosse stato costretto ad aumentare la TEFLA (700.000 euro in più all’anno) perché le casse dell’Ente erano vuote, senza preoccuparsi di mettere le mani direttamente nelle tasche dei cittadini di Capitanata. Oggi assistiamo a questo sperpero senza ritegno di soldi pubblici per le “mancette elettorali” del sindaco di Vieste.