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Tra sogno salvezza e incubo retrocessione: il futuro è adesso

“Futuro” è una parola che può suscitare una moltitudine di sentimenti. Gioia, innanzitutto, per qualcosa di bello che accadrà da qui a qualche tempo. Tristezza, sapendo cosa potrebbe aspettarci al varco. Ansia, terrore, sgomento, felicità, malinconia, nostalgia, e così via. Tutto in 6 lettere. Se è vero che il calcio rispecchia la vita, cos’è davvero il “futuro” nel mondo pallonaro? Una squadra può pensare a cosa accadrà nei giorni a venire? Può spostare la propria attenzione dalla prossima partita alla prossima stagione?
Non si può e non si deve fare di tutta l’erba un fascio. Ognuno ha le sue storie e si deve ragionare di conseguenza. Ogni situazione è diversa da un’altra per interpreti, luoghi e destini incrociati. Ci sono certe squadre, che possono immaginarsi un futuro pieno di trionfi e soddisfazioni. Le compagini in questione non si trovano assolutamente in Serie B e non lottano per non retrocedere. Ecco che abbiamo trovato il nocciolo della questione.
Una formazione che prova a rimanere nella seconda serie italiana, evitando così l’approdo ad un livello inferiore della cadetteria, non può pensare al futuro. La situazione la conoscono bene dalle parti di Foggia, dove i rossoneri si trovano esattamente nella zona calda della classifica. Pensare a cosa potrà accadere da qui ai prossimi mesi risulterebbe una mazzata come poche altre per i ragazzi dello Zaccheria. Si lotta a denti stretti, alzando la testa per mettere a fuoco solo i prossimi avversari e nulla più.
L’andamento del Foggia in B è destinato a rimanere tale: una lotta continua. Quest’anno la bassa classifica presenta formazioni che ai blocchi di partenza non ci saremo mai aspettati. Il Crotone, ad esempio, è nella medesima situazione dei rossoneri, se non peggio. Chi avrebbe mai pronosticato che i calabresi, dopo aver sfiorato la salvezza in A, si sarebbe ritrovata oggi più in C che in B? Altro esempio è il Carpi Per queste squadre, però, c’è ancora la possibilità di giocarsi un codice bonus, una chiave che permette di entrare nella porta della salvezza.
Per la compagine di mister Padalino, oltre ovviamente le sconfitte, bisogna lavorare sui pareggi, troppi al momento. Due punti lasciati per strada equivalgono ad una vera disfatta in certi momenti della stagione. I dettagli fanno la differenza e quando è l’equilibrio a regnare sovrano bisogna essere lesti e preparati a prendere in mano le redini.

Redazione

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