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Foggia, una mostra fotografica per la Giornata Mondiale del Rifugiato

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FOGGIA – In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, oggi 20 giugno sarà inaugurata a Foggia la mostra fotografica “Re-immaginando la città” dell’autrice Maria Palmieri. L’evento si terrà alle ore 17.00 presso la Biblioteca di Area Economica (BaE) dell’Università di Foggia, in via Marina Mazzei, angolo via Caggese.

La mostra si inserisce all’interno di un percorso di riflessione più ampio sul ruolo delle città nei processi di accoglienza e integrazione delle persone migranti, con particolare attenzione a Foggia, territorio chiave nei flussi migratori dall’Africa all’Europa.

Ad aprire l’incontro saranno i saluti istituzionali di Isabella Tammone, responsabile del Sistema Bibliotecario di Ateneo. A seguire, interverranno insieme all’autrice alcune figure rappresentative del mondo accademico e istituzionale: Francesca Scionti, ordinaria di Antropologia culturale presso l’Università di Foggia; Giulio de Santis, assessore alla Legalità del Comune di Foggia; Claudio De Martino, ricercatore in Diritto del Lavoro presso l’Università di Foggia; Emanuela Mitola, assegnista di ricerca in Antropologia culturale; Luigi Marchitto, referente dell’area Terza Missione per il progetto UNICORE.

Attraverso le immagini di Maria Palmieri, la mostra intende restituire uno sguardo autentico e partecipato sulle trasformazioni urbane e umane che attraversano la città, mettendo al centro i volti, le storie e i luoghi della migrazione.

In questa giornata simbolica – dichiara Isabella Tammone – vogliamo offrire uno spazio di ascolto e visibilità a chi attraversa il confine della città con il peso della propria storia. La fotografia è un mezzo potente per generare empatia e consapevolezza, e per stimolare un dialogo profondo su ciò che significa davvero accogliere. Siamo orgogliosi che le biblioteche di Ateneo possano essere luoghi vivi, aperti al territorio e capaci di ospitare eventi culturali su temi così attuali e rilevanti per la nostra società,” sottolinea la responsabile del Sistema Bibliotecario di Ateneo.

L’iniziativa è aperta al pubblico e rappresenta un momento significativo per la comunità locale, in un’ottica di confronto, consapevolezza e responsabilità condivisa.

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