Cronaca

Foggia, tentata rivolta in carcere

I detenuti sono arrivati ai cancelli d'ingresso e hanno insultato gli agenti. Allontanati i visitatori.

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Ancora tensioni all’interno del carcere di Foggia: nella giornata di ieri alcuni detenuti hanno iniziato una protesta, chiedendo di poter circolare liberamente all’interno dell’istituto di pena. Durante la protesta i reclusi channo compiuto atti vandalici ed azioni violente. Lo denuncia l’Osapp, l’organizzazione sindacale autonoma della polizia penitenziaria.  A causa delle azioni di protesta la direzione della casa circondariale ha interrotto i colloqui dei detenuti con i parenti, che sono stati allontanati. La protesta è proseguita, ed i  i detenuti si sono concentrati a ridosso dei cancelli d’accesso, urlando minacce e offese varie nei confronti delle istituzioni penitenziarie.

«Le carceri pugliesi sono allo sfascio – ha denunciato il segretario generale aggiunto dell’Osapp, Pasquale Montesano -. Sono diventate vere e proprie ‘università del crimine’. La polizia penitenziaria è abbandonata a se stessa: deve fronteggiare quotidianamente. in grave penuria d’organico. suicidi, continue aggressioni, nonché continui salvataggi per tentati suicidi oltre alla grave introduzione di droga e cellulari e questo vale anche per gli istituti per detenuti minorenni». Per Montesano a «Foggia non basta lo spirito di sacrificio degli addetti ai lavori. Occorre un intervento immediato della politica del ministro della Giustizia e dell’amministrazione Penitenziaria. Occorre ripristinare le leggi dello Stato nella struttura che da troppo tempo e teatro di eventi rivoltosi di sofferenza al Regime Penitenziario e la lotta alla supremazia territoriale di una criminalità organizzata ormai arrivata al limite del sistema». (L’immagine si riferisce alla rivolta del marzo 2020)

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