Foggia, successo virale del filmato dei pediatri sul valore dei testi dei cantanti trap
“Musica e valori”. Il clamoroso successo virale del filmato dei pediatri a proposito dei testi di alcuni cantanti trap mostra quanto sia sentito il problema. Ma serve attenzione, non censura.

FOGGIA – Milioni di visualizzazioni, centinaia di migliaia di like e decine di migliaia do condivisioni. È sempre più virale il filmato nel quale un gruppo di pediatri segnala i forti disvalori esaltati nei testi di alcuni cantanti trap (con particolare rifermento allo svilimento del ruolo della donna e la riduzione a mercimonio delle relazioni sentimentali e sessuali). I promotori dell’iniziativa hanno così raggiunto il loro scopo, che era quello di richiamare l’attenzione su un fenomeno che plasma l’immaginario collettivo dei nostri ragazzi negli anni cruciali della preadolescenza e dell’adolescenza; un immaginario dal quale sembrano banditi non solo il romanticismo e la passione d’amore, ma ogni forma di tenerezza e di empatia.
L’allarme che i professionisti hanno inteso lanciare, sia nella loro veste di medici chiamati a occuparsi del pieno e armonioso sviluppo psicofisico di ragazze e ragazzi, sia come madri e padri di famiglia, non deve però essere inteso –affermano gli stessi propmotori- come l’avvio di una caccia alle streghe o una richiesta di censura.
«Qualunque contrapposizione o –peggio ancora- proibizione rispetto a queste canzoni» spiega la foggiana Lisa Mastrangelo, fra i pediatri che compaiono nel video «non farebbe che rafforzare l’adesione dei nostri figli a questi modelli, che sarebbero vissuti come anticonformisti e trasgressivi. È invece importante parlarne, sottoporli a valutazione critica, disinnescarne il carattere “esemplare”»
È un’attività nella quale le famiglie dovrebbero ricevere il sostegno e l’apporto della scuola e delle altre agenzie educative, e che dovrebbe essere svolta con le logiche, le grammatiche e le modalità dei social network, in particolare di quelli più utilizzati dai giovanissimi.
«Se proibisco a mio figlio il telefonino per non fargli ascoltare il suo idolo» dice ancora Mastrangelo «otterrò solo il risultato di farglielo ascoltare sul telefonino di un amico. È molto meglio che sul suo telefonino gli si proponga anche un’altra prospettiva e un altro linguaggio, anche spregiudicato».
Il progetto “Musica e valori” prosegue, quindi. Con l’obiettivo di ascoltare insieme ai giovani e sviluppare spirito critico e sensibilizzare gli adulti e i produtori di musica al ruolo delle parole nelle canzoni. È probabile faccia proseliti.