Foggia, San Lorenzo in Carmignano: proseguono i lavori per riqualificare la chiesetta rurale

Foggia – Da poco più di due mesi sono iniziati i lavori di ristrutturazione della storica Chiesa di San Lorenzo in Carminignano, in zona Salice Nuovo.

Con questi lavori, che comprenderanno anche un ampio parcheggio, si rivalorizzerà un sito storico di notevole valenza culturale, con un sottosuolo ricco di storia neolitica.

Si auspica che l’area, poi, venga opportunatamente valorizzata per conferirle l’attenzione turistica culturale-storica dovuta e che maggiormente diventi meta di scolaresche e di interessi comuni mediatici.

San Lorenzo in Carmignano è una delle chiese più antiche della città di Foggia, presente già nel XII secolo. Purtroppo l’antica chiesetta rurale, per molti anni, è stata abbandonata a se stessa in quella che un tempo era l’area abitata dai Normanni.

La chiesa insieme alla Domus Pantani di Federico II era un luogo molto importante per la produzione agricola ed era al centro di una piccola e attiva collettività rurale. Dopo un lungo periodo di splendore e dopo esser stata nel Medioevo il centro pulsante di cultura, attività e culto, la caratteristica chiesetta del Salice Nuovo è stata abbandonata ed è diventata un triste rudere di campagna.

Il quartiere Salice Nuovo è molto legato a questa antica chiesa, patrimonio della cultura e della tradizione locale. Il nostro territorio è costellato da sconosciute, belle e abbandonate chiese rurali, memorie di un tempo ormai passato e legate al mondo contadino.

In un interessante articolo comparso sul Corriere di Foggia del 27 gennaio 1949, scritto da Mario Menduni (giornalista e scrittore foggiano), si parla della storia di questo importante bene culturale della nostra città e conferma l’importanza storica che il sito di San Lorenzo in Carmignano ha avuto nel corso dei secoli.

San Lorenzo In Carmignano
Disegno di Mario Menduni

Menduni racconta a proposito di San Lorenzo di quando vi si svolgeva una festa particolarmente sentita dai bettolai foggiani, rilevando che già dal 1948 si trattava di una tradizione ormai scomparsa.

Finalmente, dopo anni e anni di abbandono, si sta procedendo alla riqualificazione della piccola e anticha chiesetta della periferia foggiana.

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