Foggia, polemiche sulla bandiera della pace in via Spalato

FOGGIA – Nella giornata di ieri, anniversario del primo bombardamento su Foggia (28 maggio 1943), una ventina di persone si sono riunite simbolicamente in via Spalato, lì dov’è una di quelle bombe sganciate su Foggia. Al termine del raduno sulle ringhere del cantiere è stata posta una bandiera della pace e una foto dei bombardamenti su Foggia. Foto e bandiera sono state poi subito portate via dalla Polizia locale. L’episodio ha sviluppato una serie di polemiche sull’effetivo pacifismo dell’Amministrazione Comunale, nonostante la bandiera della pace sventoli sulla facciata di Palazzo di Città. ” Ma davvero – svrivono gli attivisti – dove c’è la testimonianza concreta e visiva di guerra, tragedie e distruzione, una bandiera della pace fa più paura di una bomba?”. Alle polemiche ha risposto con una nota Daniela Patano, assessora alla Polizia locale. ” Le bandiere della Pace nella nostra città – scrive Patano – vorremmo che fossero sventolate e collocate in ogni angolo, ogni strada. Non abbiamo paura della pace, abbiamo paura del buio che alimenta guerre, violenza, stragi, macerie, vittime. E abbiamo paura del sonno della ragione che genera mostri, per citare Francisco Goya.
In via Spalato, però, gli agenti della Polizia locale, insieme a forze dell’ordine e sicurezza, sono impegnati a presidiare un cantiere dove insiste un ordigno bellico, e in quell’area per motivi legati alla sicurezza non è possibile accedere o manifestare in alcun modo, per tutelare l’incolumità delle persone e per rispetto di chi giorno e notte è lì per lavoro e per prestare servizio alla collettività. E non possono essere concesse deroghe, pure per fini nobilissimi e manifestazioni assolutamente pacifiche.
Solo per questo, quindi, un gruppo di persone è stato invitato a rimuovere una bandiera della Pace, verso la quale -ripeto- nutriamo un sacro rispetto, collocata all’interno del cantiere. Quella stessa bandiera, e tante altre, può e potrà essere collocata all’esterno dell’area interessata. Polemiche strumentali e pretestuose appaiono francamente inopportune e ingenerose nei confronti di un’amministrazione e di una sindaca apertamente schierata in modo inequivocabile, e non solo utili a nessuna causa”. (Foto Foggia Città Aperta)