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Pierpaolo Limone: “L’Unifg non si ferma, vent’anni di esperienza nel campo e-learning”

Abbiamo chiesto al Rettore dell'Università di Foggia, prof. Pierpaolo Limone, come l'Unifg sta fronteggiando l'emergenza e con quali strumenti garantirà agli studenti il prosieguo della carriera accademica

Foggia – Nella situazione che stiamo vivendo, abbiamo raggiunto (telematicamente e in osservanza del decreto emanato dal Governo per l’emergenza Coronavirus) il Rettore dell’Università di Foggia, prof. Pierpaolo Limone, per chiedergli come l’Unifg sta fronteggiando l’emergenza e con quali strumenti garantirà agli studenti il prosieguo della carriera accademica.

Rettore, quella che stiamo affrontando è un’emergenza senza precedenti. In che modo l’Università di Foggia sta tutelando studenti e personale?

«Ha detto bene, senza precedenti. E bisogna partire da questa consapevolezza per rendersi conto che qualsiasi azione messa in campo è imperfetta e dettata da una catastrofe sanitaria e psicologica. L’Università di Foggia si è adeguata al primo, e ormai storico, DPCM del 4 marzo scorso, e relativi aggiornamenti, innanzi tutto attrezzandosi per lo smart working e per concedere, al personale che nel frattempo lo aveva chiesto, di poter lavorare da casa.

Siamo state una delle prime università statali italiane a dotarsi di un decreto e di un regolamento per potervi accedere, una cosa non da poco se si pensa che le università meridionali spesso sono famose per l’esatto contrario. E poi abbiamo messo in piedi una struttura tecnologica, adeguatamente sorretta dalle nostre reti e dalla nostra dotazione strumentale, per favorire tutte le forme di didattica a distanza.

Io stesso sono uno dei più convinti sostenitori della didattica erogata in modalità e-learning, ragione per cui nella drammaticità del momento abbiamo sfruttato l’esperienza ventennale ormai accumulata in questo campo estendendo delle buone pratiche sperimentali a 11mila studenti.

Questa immersione digitale ci permetterà di istituzionalizzare e riconoscere in maniera definitiva questo metodo come modalità di studio non alternativa ma comprimaria alla modalità in presenza. Per il resto, applicando alla lettera il DPCM ultimo che ha decretato la chiusura di tutto il Paese, abbiamo messo in sicurezza ogni struttura e abbiamo ovviamente reso inaccessibili ogni nostra sede.

Gli studenti si stanno preparando presso le proprie abitazioni con il sostegno e l’appoggio dei nostri docenti, mentre tutto il personale tecnico-amministrativo sta regolarmente continuando a lavorare in modalità smart working assicurando l’ordinaria e in alcuni anche la straordinaria gestione dell’ateneo».

Il prof. Pierpaolo Limone, rettore dell’Università degli Studi di Foggia, crediti: UNIFG

E’ già stato predisposto un piano per garantire le lezioni telematiche? Come verrà adeguata la modalità di esame, se prevista?

«Attraverso le nostre piattaforme dedicate, i nostri docenti non stanno facendo mancare il loro sostegno e la loro vicinanza agli studenti. Gli esami si stanno svolgendo con diverse modalità tramite i servizi e-learning di ateneo e assicurando attraverso la registrazione sul registro elettronico Cineca – Esse3 la regolare verbalizzazione degli esiti conseguiti. Insomma, come tutte le altre l’Università, anche Foggia non si ferma e garantirà a tutti gli studenti la piena continuità della carriera accademica».

Le sedute di laurea sono slittate a giugno 2020, come da decreto del governo. Cosa accadrà nel caso in cui l’emergenza dovesse continuare?

«Non possiamo che attenerci alle disposizioni governative, cioè rispettarle al massimo e in tutti i modi possibili. Se l’emergenza dovesse continuare, allora cercheremo insieme al MIUR delle modalità per consentire almeno le lauree e a chi le avrà sudate e meritate dopo tanti anni di sacrificio.

Come detto, l’orientamento generale è quello di non fermare la macchina accademica sebbene nel pieno rispetto delle modalità dettata dal DPCM. Alla guida del ministero c’è un ex rettore, Gaetano Manfredi, che sa perfettamente come funzionano gli atenei e che sa perfettamente cosa serve, anche sul piano sostanziale, per garantirne la sopravvivenza.

Ecco, piuttosto, le risorse destinate agli atenei, dalla recente manovra Cura Italia, non mi sembrano in grado di poter far fronte a una eventuale ricaduta socio-economica anche sul mondo delle università. Bisognerebbe integrarle, ma sono certo che al MIUR stiano già lavorando a questo».

Il prof. Pierpaolo Limone, rettore dell’Università degli Studi di Foggia, crediti: UNIFG

Come state gestendo gli studenti Erasmus presenti nel territorio? Sono in contatto con le famiglie? Il programma è stato sospeso?

«Ovviamente al momento è impossibile avviare nuovi bandi Erasmus, ma siamo accanto, in ogni modo possibile, ai nostri studenti italiani all’estero e agli stranieri a Foggia. Ogni Paese d’Europa è in allarme, ogni Paese d’Europa a suo modo ha adottato misure molto strette per impedire la diffusione del virus.

Per cui, tutte le normali scadenze Erasmus sono state rinviate dall’Europa e la nostra principale preoccupazione e adesso lavorare con la Farnesina e con il Ministero dell’Università per trovare dei corridoi di mobilità, con tutte le garanzie sanitarie, che permettano il rientro a casa di chi desidera farlo.

Inoltre credo che proprio la natura del progetto in sé, subirà delle revisioni dopo questo tsunami causato dal Covid-19. Cambierà purtroppo il nostro modo di viaggiare, anche quando l’emergenza sarà rientrata. Questo vale per gli italiani così come per gli studenti di tutti gli altri Paesi in ambito Erasmus».

Questa intervista è stata svolta telematicamente, nell’osservanza del decreto emanato dal Governo per l’emergenza Coronavirus. Si ringrazia il portavoce del rettore per le foto gentilmente fornite. Tutti i diritti dell’intervista sono riservati – FOGGIAREPORTER.IT

Antonio Piazzolla

Giornalista e divulgatore scientifico; caporedattore di Close-Up Engineering, co-fondatore e direttore responsabile di lagoleada.it, è una delle firme di Forbes Italia ed è redattore di Le Stelle, il mensile di cultura astronomica fondato da Margherita Hack e Foggia Reporter. Ha collaborato con BBC Scienze Italia, l’Espresso, Il Messaggero e Business Insider Italia.

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