Il Foggia ritrova il sorriso: 4-1 alla Lupa Castelli

Grande prova di maturità per i rossoneri, che non hanno perso la bussola nel secondo tempo nonostante l’inferiorità numerica per l’espulsione di Narciso.
Grazie a questo successo gli uomini di De Zerbi si portano a 44 punti, a meno due dal Benevento capolista, ieri bloccata in casa dal Matera. Per gli ospiti, fanalini di coda del girone, la situazione appare già compromessa. Due le novità di formazione rispetto alla sconfitta di Lecce: il rientro di Di Chiara in luogo di Lanzaro e di Vacca al posto di Riverola. Match in discesa già dopo quattro minuti grazie ad una prodezza di Angelo: il terzino brasiliano fredda il connazionale Caio Secco con un tracciante dai 25 metri che si infila all’incrocio dei pali.
Per l’ex leccese si tratta anche del primo gol in maglia rossonera. Al 17′ Iemmello rischia il raddoppio intercettando involontariamente un sinistro di Sarno, ma Caio Secco non si fa sorprendere deviando in calcio d’angolo. Pochi minuti dopo il bomber rossonero realizza su cross di uno scatenato Angelo, ma in posizione irregolare. Alla mezz’ora il copione si ripete; Iemmello supera il portiere in posizione dubbia, l’arbitro Capone di Palermo non convalida. Ritmi bassi con il Foggia che sembra amministrare il vantaggio, ma al 40′ la gara si complica per i rossoneri.
Primo affondo della Lupa Roma, Narciso stende Gurma e l’arbitro indica il dischetto espellendo il portiere rossonero. De Zerbi richiama in panchina Arcidiacono, fino a quel momento molto attivo. Micale intuisce ma non riesce a ad arginare il penalty di Morbidelli. Nei minuti di recupero della prima frazione di gioco ancora una grande occasione per Iemmello, il numero nove ben imbeccato da Agnelli sciupa malamente perdendo un tempo di gioco e facendosi recuperare al momento di battere a rete.
Si conclude il primo tempo con l’inaspettato punteggio di 1-1 tra le proteste dei supporters rossoneri nei confronti di un’arbitraggio discutibile. Nonostante l’inferiorità numerica, non cambia il leitmotiv nella ripresa con il Foggia sotto pressione e obbligato a portare a casa l’intera posta in palio. De Zerbi butta nella mischia anche Chiricò al posto di Vacca per tentare di scardinare la difesa amaranto.
Ed è proprio il neo entrato a realizzare la rete del vantaggio al 60′: l’attaccante brindisino penetra in area con una serpentina, chiede lo scambio a Iemmello che ricambia il favore servendo a centro area l’ex leccese a cui non rest che spingere il pallone in rete. Al 66′ la scena è tutta per Angelo. Il brasiliano concede il bis con un’altro missile terra-aria dai 25 metri facendo esplodere lo Zaccheria.
Un gol da manuale per il terzino rossonero in serata di grazia. Non riesce a trovare la via della rete invece Iemmello. Il numero nove è in più di una circostanza impreciso e sfortunato, ma esce comunque tra gli applausi dello Zaccheria quando De Zerbi lo richiama in panchina; al suo posto Lanzaro. Al 92′ arriva il poker. E’ ancora Angelo il grande protagonista. Si guadagna un rigore mandando anzitempo Caio Secco sotto la doccia. La curva lo acclama dal dischetto, ma a calciare si presenta Sarno.
Il folletto di Secondigliano trasforma e fissa il punteggio sul 4-1. Termina così la partita. Prova d’orgoglio e di carattere del Foggia che riscatta la doppia debacle di Lecce e Siena e torna ad intravedere la vetta della classifica.
Simone Clara.