Foggia, le Commissioni Consiliari tornano a Palazzo di Città
Azzarone: “La politica si riappropria dei suoi spazi”

Le Commissioni torneranno a lavorare all’interno di Palazzo di Città: “Un piccolo segnale di cambiamento nella direzione del decoro e del rispetto delle Istituzioni”. Le quattro Commissioni Consiliari permanenti del Comune di Foggia si sono insediate e costituite sulla base di quanto previsto dagli articoli 7 e 8 del Regolamento del Consiglio Comunale.
“Il Consiglio comunale avvia i suoi ingranaggi democratici — ha detto la presidente del Consiglio Comunale di Foggia, Lia Azzarone — con l’avvio delle attività dei suoi organi strumentali che produrranno atti propedeutici alle deliberazioni che il Consiglio Comunale dovrà adottare e che, attraverso una partecipazione diffusa e una rappresentanza proporzionalmente ripartita, dovranno garantire un impulso concreto allo sviluppo della Città”. Come presidente della prima commissione Affari Generali, è stato eletto Carmine Di Chiara, con Nunzio Angiola vice. Alla seconda commissione Bilancio, il presidente eletto
è Pasquale Ciruolo, mentre il vicepresidente è Pasquale Rignanese. Il presidente della terza commissione Ambiente e Territorio è Giovanni Quarato, vicepresidente Claudio Amorese. La guida della quarta commissione Servizi Sociali è stata affidata a Italo Pontone e la vicepresidenza ad Antonio De Sabato.
“Esprimo gratitudine ai consiglieri comunali che, con lo stesso spirito disteso e collaborativo mostrato quest’oggi, sono certa concorreranno con serietà e impegno, ciascuno per la propria parte e salvaguardate le differenti posizioni, ai compiti di indirizzo e di controllo politico amministrativo mediante lo strumento delle Commissioni”, ha aggiunto la presidente Azzarone, sottolineando che “di concerto con la sindaca Maria Aida Episcopo, abbiamo deciso di riconsegnare la centralità dovuta al lavoro dei consiglieri comunali che svolgeranno la loro attività all’interno di Palazzo di Città, in una cornice istituzionale più consona al loro impegno, e non più nei locali prospicienti l’Accademia delle Belle Arti”.
“Nei prossimi giorni — ha concluso Azzarone — la politica si riapproprierà dei suoi spazi, come è giusto che sia, e anche questo vuole essere un piccolo segnale di cambiamento che va nella direzione del rispetto dei ruoli e del decoro delle Istituzioni”.