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Foggia, al teatro Giordano va in scena L'elisir d'amore

Foggia – Nuovo allestimento Bel Canto InOpera, Patrocinato dall’Assessorato alla cultura del Comune di Foggia, Assessore Anna Paola Giuliani, con un classico del repertorio operistico italiano, L’elisir d’amore, protagonisti con gli artisti dell’Accademia Lirica Internazionale Umberto Giordano di Foggia, l’Ensemble strumentale Lirico Italiano, L’Ensemble vocale Umberto Giordano. Direttore generale dei corsi M. Maria Gabriella Cianci, Direttore d’orchestra M. Francesco D’Arcangelo, Maestro del coro Francesco Serra, regia Golat Ludek, Scene di Luci Romano Baratta, Costumi Emanuela Salvatore, Direttore di produzione Davide Longo.

In collaborazione con InOpera Academy di Milano e la partecipazione straordinaria del M. Nicola Martinucci. Ingresso libero. Porte ore 20.30, sipario ore 21. Info 329743016.

Il prossimo 27 e 28 maggio 2019 presso il Teatro Umberto Giordano di Foggia.
La produzione rientra nel Progetto culturale “Scuole all’Opera” con la partecipazione attiva degli alunni delle scuole che hanno aderito al Progetto, l’XI Circolo San Ciro – Scuola Primaria Livio Tempesta di Foggia e l’Istituto Comprensivo Giordani – De Sanctis di Manfredonia. 

L’elisir d’amore è un’ opera in due atti musicata da Gaetano Donizetti su libretto di Felice Romani. Definita in partitura melodramma giocoso, rientra a pieno titolo nella tradizione dell’opera comica, anche se in essa trova ampio spazio l’elemento patetico, che raggiunge la sua punta più alta nel brano più noto: la romanza cantata dal protagonista Nemorino, Una furtiva lagrima. 

Atto I 
Mentre i mietitori stanno riposando all’ombra, la loro fittavola Adina legge in disparte un libro che narra la storia di Tristano e Isotta. Intanto il contadino povero Nemorino la osserva ed esprime per lei tutto il suo amore e la sua ammirazione, dolendosi della propria incapacità di conquistarla. I contadini chiedono ad Adina di leggere ad alta voce e lei riferisce la storia di Tristano che, innamorato della regina Isotta, ricorre a un filtro magico che lo aiuta ad attirare il suo affetto e la sua fedeltà. Mentre Nemorino sogna di trovare questo magico elisir, arriva al paese il sergente Belcore con lo scopo di arruolare nuove leve. Egli corteggia Adina e le propone di sposarlo.

Segue un duetto tra Adina e Nemorino in cui la donna espone la sua teoria sull’amore: l’amore fedele e costante non fa per lei. Arriva poi il dottor Dulcamara che sfoggia alla gente i propri portentosi preparati: Nemorino gli chiede se per caso abbia l’elisir che fa innamorare e il ciarlatano gli offre per uno zecchino una bottiglia di vino Bordeaux, spiegando che l’effetto si farà sentire dopo un giorno (quando egli sarà già lontano da quel villaggio). Nemorino beve l’elisir e si ubriaca: ciò lo fa diventare disinvolto quel tanto che basta per mostrarsi indifferente nei confronti di Adina, che subito prova un certo fastidio, abituata com’è a sentirsi desiderata. Adina per vendicarsi dell’indifferenza di Nemorino accetta di sposare il sergente, che dovrà partire il giorno dopo, dunque le nozze saranno celebrate il giorno stesso. Nemorino cerca di convincere Adina ad attendere fino al giorno successivo (lui sa che solo il giorno dopo avrà effetto l’elisir), ma Adina se ne va da Belcore.

Atto II 
Fervono i preparativi per le nozze. Dulcamara e Adina improvvisano la barcarola a due voci. Quando giunge il notaio, Adina dice di voler aspettare la sera, perché vuole sposarsi in presenza di Nemorino per punirlo. Nemorino vuole comperare un’altra bottiglia di elisir ma non avendo più denaro si arruola tra i soldati di Belcore per avere la paga. Belcore così ottiene di allontanare il suo rivale. Giannetta sparge la notizia che Nemorino ha ottenuto una grande eredità da uno zio. Questo non lo sanno né l’interessato, né Adina, né Dulcamara: la novità fa sì che le ragazze del paese corteggino Nemorino e questi pensa sia l’effetto dell’elisir.

Dulcamara resta perplesso, Adina si ingelosisce. Dulcamara le racconta di aver venduto a Nemorino l’elisir e lei capisce di essere da lui amata. Nemorino gioisce quando si accorge di una lacrima negli occhi di Adina. Adina riacquista il contratto di arruolamento di Nemorino e glielo consegna, invitandolo a restare nel paese. Nemorino è deluso, vorrebbe una dichiarazione d’amore che non arriva e allora dichiara di volersene andare: solo allora Adina cede e dichiara di amarlo. Belcore conclude che in un altro paese troverà qualche altra ragazza da corteggiare, Dulcamara se ne va trionfante per il successo del suo elisir. 

Web: www.belcantoinopera.com

Redazione

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