Foggia, IdM e PSI: la verifica politica al Comune non è conclusa
Convocata conferenza stampa dalle due sigle per il prossimo 12 maggio alle ore 10:15 nell’Aula consiliare di Foggia.

FOGGIA – Non sono concluse le reazioni dopo la verifica politica della coalizione del cd. Campo Largo e le dichiarazioni postume, in particolare del Sindaco Episcopo, che hanno evidenziato e rappresentato come risolta la crisi, sia dal punto di vista programmatico e amministrativo che da quello della rappresentanza politica.
Per le due formazioni politiche di Italia del Meridione che del Partito Socialista invece così non è. A partire dai ritardi registrati nei compimenti gestionali degli indirizzi programmatici e politici, rivenienti sia dall’attuazione delle linee programmatiche di mandato che dalle delibere d’indirizzo del Consiglio comunale.
Entrambe queste evidenti situazioni, che non sono state affrontate e nemmeno risolte, stanno producendo effetti deleteri nei confronti dei cittadini per i servizi, soprattutto quelli essenziali, che non stanno registrando quegli indispensabili attesi miglioramenti, né dal punto di vista quantitativo e nemmeno qualitativo pur in presenza di un avanzo di bilancio così consistente.
A ciò si aggiungono sempre più emergenti falle di competenza e capacità in alcuni ambiti di rappresentanza nella Giunta e nelle altre postazioni di governo dell’Amministrazione comunale che non hanno prodotto, dopo oltre 18 mesi di Amministrazione, i paventati e indispensabili cambiamenti acuendo ulteriormente, nel contempo, le inique condizioni di rappresentanza delle varie forze politiche che hanno contribuito all’affermazione del Sindaco e della coalizione.
“In conferenza stampa avremo modo di porre in chiaro le nostre rispettive posizioni a partire da quanto siano state essenziali entrambe le nostre forze politiche – affermano il responsabile cittadino di IdM Cataneo e l’esponente del PSI Scapato – per l’approvazione del Rendiconto consuntivo 2024 pur non avendo avuto responsabilità gestionali al contrario di una forza politica di maggioranza che, in aula, pur avendo consistenti e rilevanti ruoli e nomine sia nella giunta che nelle altre postazioni di governo ha visto contrarsi da quattro a uno solo i rappresentanti in Consiglio per l’approvazione del bilancio. Presenti nella gestione e assenti nella votazione.”