Foggia, Alfonso Fiore: “Indecorosa la passerella di Emiliano e Piemontese al Gino Lisa”
Foggia – Dopo la presentazione da parte di Raffaele Piemontese e Michele Emiliano della pista lunga 2 chilometri del Gino Lisa di Foggia, interviene con una lunga nota il consigliere comunale Alfonsio Fiore, candidato al Consiglio Regionale della Puglia nella lista di Fitto.
“Il centrosinistra deve essere proprio in affanno se, negli ultimi giorni di campagna elettorale per le elezioni regionali, spara tutte le “cartucce” disponibili in palese spregio di ogni dignità politica, delle norme dettate dalla par condicio e anche di molte verità.
Al di là di mezzucci come il “bonus matrimonio” in pieno agosto, o i contratti di stabilizzazione nel campo della sanità sottoscritti fino a pochi giorni fa, abbiamo assistito da poco all’indegna “passerella” tenuta dal Presidente uscente della Regione Puglia Emiliano, accompagnato dall’Assessore, altrettanto uscente, Piemontese, che ha “inaugurato” la nuova pista dell’aeroporto “Gino Lisa”.
Con toni trionfali, il vicepresidente di Aeroporti di Puglia, Vasile, ha dichiarato che aver portato a Foggia la base della Protezione Civile “consentirà a questo aeroporto di avere una vita normale” ed Emiliano ha la faccia tosta di affermare che “Abbiamo concluso un’impresa che sembrava impossibile solo 4 anni fa. Non ci siamo rassegnati mai. E abbiamo fatto finalmente dell’aeroporto di Foggia un aeroporto uguale a tutti gli altri della Puglia”.
È chiaro che parlare del bicchiere mezzo pieno fa comodo a tutti, soprattutto a quelli che hanno la responsabilità maggiore dell’altra metà del bicchiere che resta vuoto.
Che l’aeroporto “Gino Lisa” possa avere “una vita normale” è fatto assai discutibile, perché il ruolo tecnico che gli è stato assegnato rende praticabile lo scalo ma lascia ad altri l’iniziativa di metterlo in funzione per il settore che tutti i cittadini, non solo della Capitanata, ma anche delle aree limitrofe, auspicano: il servizio passeggeri verso mete altrimenti raggiungibili con trasferimenti lunghi, scomodi e costosi almeno quanto un viaggio aereo, se non di più. Per carità, è la legge del libero mercato, si potrà dire: questo lo accettiamo, ove si applicasse lo stesso criterio ad altri scali e Aeroporti di Puglia non si spendesse nella promozione del traffico di altri scali pugliesi. Ma la realtà, come ben sappiamo, è ben diversa.
Nel vantare il compimento dell’impresa, Emiliano evita accuratamente di ricordare i ritardi accumulati in sede di procedure presso i ministeri competenti, dovuti in gran parte alle lungaggini dell’apparato politico-burocratico (ricordiamo i “tempi biblici” impiegati per il rilascio della valutazione di impatto ambientale) del suo predecessore e sodale di coalizione Vendola.
Quante volte abbiamo assistito a conferenze stampa e “passeggiate” di Emiliano e Piemontese nel nostro aeroporto, in questi anni? E, guarda caso, l’inaugurazione della nuova pista avviene a poco più di una settimana dalle elezioni regionali? – continua Fiore -.
A parte la palese strumentalità della tempistica, è normale che si faccia questo tipo di propaganda in questo periodo? L’art. 9 della legge 28/2000 stabilisce che «Dalla data di convocazione dei comizi elettorali e fino alla chiusura delle operazioni di voto è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni».
Ora, se è pur vero che la Regione non ha emesso un comunicato di invito alla conferenza stampa, che è stata convocata con un messaggio partito dalla mail del candidato Piemontese: peccato che, però, in calce ci fosse l’intestazione delle sue cariche istituzionali e che il testo contenesse l’informazione che “il Presidente” Emiliano e “l’Assessore” Piemontese si sarebbero trovati sul cantiere dell’aeroporto per la conclusione dei lavori di prolungamento della pista.
Ma questa non è propaganda elettorale? È compatibile questo comportamento con la ratio di questa legge che, evidentemente, è quella di evitare che eventi istituzionali possano trasformarsi in strumenti di ricerca del consenso per la parte politica che governa la Regione?
Interrogativi retorici, che potranno anche non avere una risposta formale ma che ci consentono già una fondata condanna etica per il comportamento scorretto del Presidente della Regione e del suo Assessore foggiano.
In conclusione, resta la vacuità di quella “passerella elettorale”, che ci consegna un aeroporto che non funziona ancora per il trasporto passeggeri: in altri termini, “la pista ve l’abbiamo allungata, ora arrangiatevi voi a trovare un vettore”!
Così vuole il centrosinistra? Ancora una volta, finge di dare qualcosa a Foggia mentre continua ad impegnarsi solo per lo sviluppo di altri territori? Amen! Vorrà dire che sarà il territorio a fare le scelte conseguenti, il 20 e 21 settembre, andando alle urne e che, quale che sia l’esito delle votazioni, la Capitanata saprà promuovere da sola il suo scalo aereo. Della soluzione ho già parlato in questi giorni: occorre aggregare forze imprenditoriali –locali o meno- per la costituzione di una compagnia aerea che allestisca collegamenti basati sul “Gino Lisa”.
Lo spazio di mercato c’è; la sostenibilità economica è stata già attestata dagli studi e dai business plan che abbiamo affidato a professionisti competenti del settore; i velivoli adatti alla copertura di tratte importanti e remunerative nell’ambito di spostamenti “regionali” e di brevi tratte internazionali sono stati già individuati.
Il “Gino Lisa” tornerà ad essere un efficiente nodo di trasporto passeggeri e non dovremo dire certamente grazie al governo Emiliano che ha sempre guardato a Bari e Brindisi per le iniziative concrete di supporto allo sviluppo del traffico aereo e non può pensare di prenderci in giro con queste inaugurazioni intempestive ed immorali”.