Attualità

La terza edizione del Foggia Festival Sport Story

Anche quest’anno, il Foggia Festival Sport Story vanta un programma di tutto rispetto

Martedì 4 settembre 2018 prenderà il via la terza edizione del Foggia Festival Sport Story, la rassegna culturale che racconta lo sport attraverso le arti organizzata dalla Fondazione dei Monti Uniti di Foggia con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Foggia, insieme con la libreria Ubik, la Piccola Compagnia Impertinente e, da quest’anno, con Parcocittà.

L’edizione 2018, che si terrà nel capoluogo dauno nei giorni 4, 5, 6, 7 ed 8 settembre, sarà dedicata agli “Spiriti liberi”: cinque giorni di appuntamenti, tra proiezioni cinematografiche, reading teatrali ed incontri con l’autore, che racconteranno lo sport come mai nessuno ha fatto prima.

“Dopo la pausa estiva – dichiara in una nota il presidente della Fondazione, Aldo Ligustro – le attività della Fondazione ripartono di slancio con una delle nostre manifestazioni di punta. In questi anni il Foggia Festival Sport Story ha saputo catturare l’attenzione del pubblico e degli addetti ai lavori perché è particolare la proposta che avanza: raccontare lo sport attraverso l’incontro con l’arte, cercando di allargare lo sguardo e la riflessione su temi più ampi ed universali. A raccogliere sempre più interesse intorno alla manifestazione, tuttavia, non è stata solo la formula ma anche il parterre dei protagonisti che ha visto sfilare a Foggia le grandi firme del giornalismo sportivo ed i campioni dello sport italiano ed internazionale, da Paolo Condò a Darwin Pastorin, da Gigi Riva a Felice Gimondi e Andrea Zorzi, guest stars delle prime due edizioni”.

“Quest’anno – spiega il presidente Ligustro –  daremo voce agli “Spiriti liberi”: attraverso la lente del cinema, del teatro e della letteratura, saliremo sul ring di Kinshasa con Muhammad Alì per sfidare George Foreman, assisteremo al più grande duello fra tennisti che si sia mai visto, quello tra Bjorn Borg e John McEnroe e pedaleremo verso Oropa insieme al “pirata” Marco Pantani; poi prenderemo posto sull’autobus di linea che accompagna i giocatori dell’Uruguay a disputare la finale mondiale del 1930, ci fermeremo al semaforo londinese che suggerirà all’arbitro Aston l’idea dei cartellini, entreremo nello stadio Monumental mentre Daniel Passarella solleva la coppa, a poche centinaia di metri dalle celle dove i desaparecidos ascoltano la partita alla radio ed infine scenderemo a San Siro, davanti agli occhi azzurro tenebra di Buffon, in lacrime per quel Mondiale che non giocherà mai più.

“Un’idea originale e vincente, figlia di una grande intuizione dell’ex vice presidente della Fondazione, Filippo Santigliano, e del decisivo lavoro di squadra che da tre anni portiamo avanti con il Comune di Foggia, con la libreria Ubik e con la Piccola Compagnia Impertinente, senza dimenticare la recente ed importante adesione al festival di Parcocittà. A loro – conclude il presidente – vanno i miei ringraziamenti e l’augurio di risultati sempre più importanti”.

Per il primo cittadino, il sindaco di Foggia Franco Landella, il bilancio dell’evento è decisamente positivo: “Anche quest’anno la nostra città si conferma teatro di un evento culturale innovativo e brillante. La terza edizione del Festival della Letteratura Sportiva è una scommessa vinta, come dimostrato dalla partecipazione e dall’interesse di pubblico che hanno accompagnato le prime due annualità. Un ringraziamento doveroso – sottolinea il sindaco – va al presidente della Fondazione Monti Uniti di Foggia, il professor Aldo Ligustro, per l’organizzazione dell’iniziativa e per la scelta dei temi, a partire da quelli dei diritti, oltre che per la presenza di autorevolissimi esperti e giornalisti di primissimo piano; ed a Franco Ordine, presidente onorario del Festival, per aver confermato ancora una volta il suo legame profondo con la nostra terra e con Foggia”.

“È inoltre particolarmente rilevante – evidenzia il sindaco – la scelta di portare per la prima volta questo Festival in centro ed in periferia, con Parco San Felice che ospiterà la proiezione di due importanti pellicole, resa possibile dalla fondamentale collaborazione con Parcocittà. Una ulteriore occasione di valorizzazione del nostro ‘polmone verde’. Ci sono dunque tutti i presupposti – dichiara infine il primo cittadino – per celebrare un altro successo, attraverso un racconto dello sport che diventa arte, cultura e valori”.

La manifestazione prenderà il via martedì 4 settembre 2018, alle ore 21 presso l’anfiteatro di Parcocittà, con la proiezione del film “Quando eravamo re”.

Il programma:

Martedì 4 settembre

ore 21.00

Parcocittà – proiezione cinematografica, ingresso libero

Quando eravamo re

L’incontro di pugilato tra Muhammad Ali e il campione del mondo George Foreman, svoltosi a Kinshasa, nello Zaire, il 30 ottobre del 1976. Definito l’incontro del secolo.

Incursioni teatrali ispirate all’opera a cura degli attori della Piccola Compagnia Impertinente.

Mercoledì 5 settembre

ore 21.00

Parcocittà – proiezione cinematografica, ingresso libero

Borg McEnroe

Una delle più straordinarie rivalità di tutti i tempi, due stelle assolute della storia del tennis e dello sport in generale.  

Incursioni teatrali ispirate all’opera a cura degli attori della Piccola Compagnia Impertinente.

Giovedì 6 settembre

ore 19.00

Piazza U. Giordano – spazio antistante la libreria Ubik

Tonio Attino

Il pallone e la miniera (Kurumuny edizioni, 2018)

Conversa con l’autore, il giornalista Filippo Santigliano

La sera del 19 settembre 1973 Bill Shankly, il coach del grande Liverpool, incontra il passato. Entra negli spogliatoi avversari e striglia il suo capitano Hughes indicandogli i giocatori della Jeunesse. Sono dilettanti, operai, minatori, immigrati italiani. Tenaci, orgogliosi. Il Liverpool avrebbe dovuto travolgerli nel primo turno di Coppa dei Campioni. Non ci riesce.

Tonio Attino: giornalista, nato a Taranto nel 1960, ha lavorato per «Quotidiano» di Taranto, Brindisi e Lecce, per «La Stampa» di Torino e per il «Corriere del Mezzogiorno-Corriere della Sera». Ha collaborato con la Rai, «L’Indipendente», «Capitale Sud» e insegnato nella scuola di giornalismo dell’Ordine dei giornalisti di Puglia e dell’Università di Bari. Nel 2007 in Puglia gli sono stati assegnati il premio “Campione di giornalismo” e il premio “Civiltà Rupestre 2007” per due reportage pubblicati su «La Stampa».
È autore del libro Generazione Ilva (2013), la storia della più grande industrializzazione del Mezzogiorno d’Italia, grazie al quale nel 2013 gli sono stati conferiti a Catania il premio “Livatino-Saetta”, dedicato a Rosario Livatino e Antonino Saetta, magistrati vittime della mafia, e a Poppi (Arezzo) il premio letterario “Casentino” per l’originalità narrativa con cui ha raccontato un pezzo di storia d’Italia.

Incursioni teatrali ispirate all’opera a cura degli attori della Piccola Compagnia Impertinente.

Venerdì 7 settembre

ore 19.00

Piazza U. Giordano – spazio antistante la libreria Ubik

Roberto Manzo

Chi ha ucciso Marco Pantani (Mondadori, 2018)

Conversa con l’autore, il giornalista Fulvio di Giuseppe

Roberto Manzo è avvocato cassazionista. È stato l’ultimo avvocato di Marco Pantani.

Incursioni teatrali ispirate all’opera a cura degli attori della Piccola Compagnia Impertinente.

Sabato 8 settembre

ore 19.00

Piazza U. Giordano – spazio antistante la libreria Ubik

Stefano Bizzotto

Il giro del mondo in una coppa (Il Saggiatore, 2018)

Conversa con l’autore, il giornalista Antonio Di Donna

Ventitré sono i cuori che battono in campo, arbitro compreso. Ventitré uomini, ventitré storie da raccontare. Perché i Mondiali non sono solo un evento, non sono solo una sfida o una battaglia. Sono le vite di chi li gioca e li guarda. Sono corpi e ricordi. Sono le passioni di chi li ha vissuti, i volti di chi li ha animati, le voci di chi li ha raccontati.

Stefano Bizzotto è un giornalista e telecronista sportivo. Dopo aver lavorato per Alto Adige e Gazzetta dello Sport, nel 1991 è entrato in Rai. Ha seguito sette Campionati del Mondo di calcio, sei Olimpiadi estive e quattro Olimpiadi invernali, e scritto, insieme a Tania Cagnotto, Che tuffo, la vita! (Lìmina, 2012).

Incursioni teatrali ispirate all’opera a cura degli attori della Piccola Compagnia Impertinente.

La partecipazione agli eventi è libera e gratuita. Per assistere alle proiezioni è necessario procurarsi l’invito, ritirabile presso la libreria Ubik, il piccolo teatro impertinente e Parcocittà, da convertire in biglietto all’ingresso dell’anfiteatro.

Redazione

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