Foggia, denuncia dell’USB: richiedente asilo deportato in Guinea
La denuncia dell'USB, l'Unione sindacale di base
FOGGIA – L’Unione sindacale di Base ha denunciato una violazione del diritto di asilo a carico del cittadino guineano Camara Sekou. Secondo l’USB Sekou sarebbe vittima di una vera e propria imboscata.
“Sekou si è recato nella giornata di ieri in Questura a Foggia per formalizzare la propria richiesta di protezione internazionale – si legge nella nota dell’USB – L’appuntamento, inizialmente fissato al 3 luglio, era stato ricalendarizzato a ieri senza una apparente motivazione: in verità la Questura ha ordito una vera e propria imboscata, pianificata per procedere ad un’espulsione lampo, volta ad impedirgli illegittimamente di formalizzare una richiesta di protezione internazionale. Nonostante Camara fosse in Italia da più di otto anni, temesse per la sua vita in caso di rientro in Guinea (in quanto militante in un partito dell’opposizione attualmente bandito dalla giunta militare al potere in Guinea), nonostante fosse assunto da un’azienda agricola di San Severo come bracciante agricolo, nonostante fosse titolare di un regolare contratto di affitto nel comune di Foggia, il suo diritto di asilo e alla vita privata e familiare, garantito dall’art. 8 della Convenzione Europea dei Diritti Umani, sono stati brutalmente violati da un provvedimento di espulsione della Prefettura di Foggia e dal conseguente provvedimento di allontanamento della Questura di Foggia, all’interno del quale non è stato fatto alcun riferimento né alla richiesta di protezione internazionale presentata né ai nuovi motivi addotti. Ammanettato e caricato su una macchina diretta all’aeroporto di Fiumicino, nel giro di poche ore Camara viene strappato dalla sua dimora, dal suo luogo di lavoro, dai suoi affetti, per trovarsi imbarcato in serata su un volo diretto in Guinea, scortato da agenti armati, senza null’altro che i vestiti che aveva addosso, trattato peggio di un criminale.
Riteniamo responsabili di questa vera e propria deportazione – continua la nota dell’USB – la Dirigente dell’Ufficio Immigrazione, il Prefetto e il Questore di Foggia che nonostante innumerevoli tavoli, riunioni e incontri, infarciti di buoni intenti e grandi promesse, continuano ad accanirsi nei confronti delle migliaia di lavoratori migranti che abitano nella provincia di Foggia e contribuiscono ogni giorno alla tenuta del settore agricolo di questo territorio. Siamo scossi e turbati per questo vile atto nei confronti di un nostro compagno che impugneremo per le vie legali, così come trascineremo il governo italiano davanti alla corte di giustizia europea per rispondere di questo sopruso”, conclude la nota.