Franco Caraccio in esclusiva su Foggia Reporter: “Lottiamo insieme per la B, il Foggia merita di salire”
L’ex attaccante del Foggia, Franco Caraccio (in rossonero nella stagione 2009/2010), ha rilasciato alcune dichiarazioni in esclusiva ai microfoni di Foggiareporter.it.
Ciao Franco, come prosegue la tua carriera? Dove giochi attualmente e quali sono i tuoi obiettivi attuali?
“Attualmente sto giocando in serie D nel Castiadas in Sardegna. Sono contento perché la società è molto seria e mi hanno accolto a braccia aperte. Speriamo di raggiungere la salvezza che è il nostro obiettivo stagionale”
Arrivasti a Foggia nel 2009. Fu un campionato difficile per voi, con l’incubo retrocessione evitato ai playout. Raccontaci quella esperienza.
“Sicuramente un’ annata difficile ma altrettanto bella. Avevamo una squadra molto forte con gente molto capace come Pecchia e Ugolotti. Sicuramente le cose andarono come speravamo però fortunatamente riuscimmo ad ottenere la salvezza. Ricordo sempre il grandissimo entusiasmo dei tifosi e lo stadio molto caldo simile a quelli argentini, dove giocare ogni domenica è veramente un piacere.”
Playout contro il Pescina, 30 Maggio 2010. Dalla gioia di aver segnato un gol fondamentale al dolore più profondo. Caraccio negli spogliatoi venne a sapere della scomparsa del padre avvenuta proprio pochi minuti prima, mentre lui esultava con i compagni il gol salvezza.
“Pensavamo di essere già essere salvi e ci trovammo in svantaggio di due reti. Nessuno di noi ci credeva. Mi ricordo che appena loro segnarono il secondo goal il mister mi chiamò per entrare in campo. In quel momento c’era un pò di paura perché se finiva così eravamo retrocessi. Per fortuna arrivò il mio goal di testa, molto bello e anche il primo con la maglia rossonera. Dopo pochi minuti finisce la partita e la gioia era tantissima. Dopo la partita fu tutto molto veloce, telefonai a mio fratello che mi diede la durissima notizia”
Segui ancora il Foggia? Può salire in Serie B?
“Da quando sono andato via seguo tutti gli anni il Foggia. Dalla C alla D passando per la C 2 e tornando alla D. Penso che oggi si sta lavorando molto bene e questa squadra merita di salire. Se non sarà quest’anno pazienza, sarà il prossimo. Basta guardare il Benevento e il Lecce che ci provano da anni. Anche perché due anni fa si giocava in serie D. Bisogna creare una mentalità vincente e credo che de Zerbi ci stia riuscendo perché la squadra gioca un calcio bello da vedere e molto offensivo.”
Ripercorrendo la tua carriera notiamo come nel 2006 disputasti con l’Argentina il Mondiale Under 20. Quella fu la tua esperienza più bella?
“Sicuramente la più bella esperienza in carriera. Giocare con calciatori del calibro di Zarate,Aguero, Moralez, Papu Gomez non è cosa di tutti giorni. Anche indossare la maglia del tuo paese non ha paragoni. E’ un orgoglio grandissimo.”
Un saluto finale ai tifosi del Foggia?
“Un saluto a tutti quanti che ancora oggi mi mandano messaggi e saluti di affetto. Lottiamo assieme per queste benedetta serie B che arriverà prima o poi. Forza Foggia sempre”
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