Città capoluogo

Foggia, Angiola interviene sul pasticcio dei fuochi artificiali

FOGGIA – Il consigliere comunale Nunzio Angiola interviene sul pasticcio dei fuochi pirotecnici in programma il giorno di Ferragosto. “Insomma, ricapitoliamo l’accaduto. – scrive Angiola in una nota – Europa Verde lancia la proposta il 22 luglio, l’assessora Alice Amatore interpella la Commissione Cultura per un parere e la Commissione lo rilascia all’unanimità il 2 agosto. Segue l’annuncio urbi et orbi, con toni esultanti, da veri paladini del rispetto dei cittadini fragili e degli animali. Il 9 agosto si affida poi l’incarico ad una ditta di Foggia per la fornitura di uno spettacolo pirotecnico musicale. Colpo di scena – prosegue Angiola – oggi 14 agosto, a poche ore dall’evento, l’assessorato alla Cultura lancia la spugna. Da fonti comunali veniamo a sapere che, per problemi di natura tecnica e tempistiche ristrette, lo spettacolo piromusicale non si farà più e che si mantiene il consueto spettacolo pirotecnico dalla Villa Comunale, con la sola abolizione delle tre esplosioni mattutine che annunciano l’inizio dei festeggiamenti”.

“Un pastrocchio degno di questa amministrazione – ha aggiunto Angiola – che in più occasioni ci sta dando la certezza di essere una amministrazione di improvvisati. Non dico dal 22 luglio, ma almeno dal 2 agosto, ossia da quando la Commissione ha fatto sapere il suo parere, non si era capito che occorreva dedicarsi a questo tema, non si era ancora capito che nell’agire pubblico occorre darsi un ordine di priorità? Quali altre priorità, più urgenti dei questa, c’erano nella prima decade di agosto? Si, lo sappiamo, la priorità della formalizzazione delle nomine in AMIU e nelle partecipate. Questa è l’urgenza che ha catalizzato l’attenzione della Sindaca e dell’assessora alla Cultura”.

“In quasi 10 mesi da quello sciagurato 24 ottobre non si è capito che amministrare è una cosa seria e che una amministrazione che torna sui suoi passi è una amministrazione poco credibile, è una amministrazione che si copre di ridicolo”, ha concluso Angiola.