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Foggia, 22 marzo 1731: l’apparizione della Madonna dei Sette Veli

Foggia – Il 22 marzo è una data molto importante per i foggiani. Il 22 marzo del 1731, infatti, la Madonna apparve a Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, dottore della Chiesa e fondatore della Congregazione del Santissimo Redentore.

La chiesa foggiana di Maria Santissima dei Sette Veli, edificata nel capoluogo dauno intorno al 1100, custodiva un’antica icona bizantina recuperata nel 1062 da alcuni pastori in una palude.

Il dipinto raffigurava la Madonna ed era ricoperto da tanti veli. Secondo la tradizione il volto di Maria si mostrò vivo a Sant’Alfonso per due volte: nel 1731 e poi nel 1745.

Nella sua relazione del 1777 a papa Pio VI con le seguenti parole sant’Alfonso descrive la prima apparizione della Madonna.

“Vidi molte volte ed in diversi giorni, nel cristallo di quella Immagine, il volto di Maria Vergine, come volto di una verginella fra i tredici ed i quattordici anni, la quale aveva coperto il capo di un velo bianco.

E… vidi quel volto non come scultura o pittura, ma come volto vero, carneo, di fanciulla. Il volto si volgeva qua e là, e nel medesimo tempo che era veduto da me, era pur veduto da tutto il popolo ivi raccolto, il quale perciò si raccomandava a Maria Santissima con grande fervore”.

Ricordiamo che la leggenda narra che, nel 1062 quando Foggia non era ancora una città, e in primavera, apparivano laghetti e stagni tra i vecchi casolari, due pastori videro aleggiare in un piccolo pantano (oggi rappresentato dal pozzo), che affiorava proprio nell’attuale piazza, tre fiammelle. Incuriositi si avvicinarono e scoprirono una tavola di legno avvolta da sette veli.

Ripulita la tavola dalla melma, i due pastori riconobbero l’effige della Madonna e la portarono nell’antica osteria “Taverna del Gufo”, che presto divenne un vero e proprio luogo di pellegrinaggio per venerare la Vergine.

Nel 1080 Roberto il Guiscardo volle che sullo stagno dove era stato rinvenuto il Sacro Tavolo fosse costruita una grande chiesa per omaggiare la Madonna.

Ultimata la chiesa, la sacra immagine della Vergine vi trovò la sua definitiva sistemazione e oggi è custodita ancora lì, nella chiesa più bella del capoluogo dauno, la Cattedrale.

Fonte: mariadinazareth.it

Redazione

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