
Il procuratore Roberto Galli ha chiesto il rinvio a giudizio per le 32 persone coinvolte nell’inchiesta “Azzeccagarbugli”, riguardante la falsità dei titoli abilitanti per oss rilasciati dal Centro studi “A. Manzoni” di San Nicandro Garganico, “risultato non accreditato presso nessun ente regionale”. Su di loro pendono 80 capi di imputazione per fatti risalenti al periodo 2007-2022, inclusa un’accusa di associazione per delinquere.
La vicenda emerse l’11 gennaio scorso, quando la guardia di finanza arrestò Nicandro Marinacci, già sindaco di San Nicandro Garganico ed ex deputato, suo figlio Vincenzo, e Roberto Melchionda, allora segretario del Centro studi che rilasciava i diplomi fasulli. L’accusa pone Marinacci al vertice del presunto sodalizio criminale, ritenendolo promotore dell’associazione per delinquere. Stando agli atti d’indagine “ha diretto le società che si sono susseguite nella gestione della scuola Manzoni, organizzato falsi corsi di formazione per operatori socio-sanitari, svolto personalmente le lezioni, partecipato alle commissioni d’esame, consegnato i falsi titoli abilitativi”. I tre dovranno comparire davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Foggia, Maria Luisa Bencivenga, il prossimo 10 luglio.