Storie di successo

Esterina Zuccarone, una foggiana pioniera del cinema

La città di Torino dedica un giardino alla foggiana pioniera del montaggio cinematografico

C’è una donna foggiana dimenticata dalla sua città. Il suo nome è sconosciuto ai più, e dal 1998 (anno della sua morte) ad oggi Foggia non le ha dedicato nemmeno un vicolo. Non è così a Torino, sua città adottiva, dove una parte dell’area verde di Piazza Adriano, il prossimo 31 marzo sarà dedicata ad Esterina Zuccarone, pioniera del montaggio cinematografico.

Nata a Foggia nel 1904, nel 1912 la sua famiglia si trasferì a Torino, parte del forte flusso migratorio che partiva dal Sud verso il Nord del paese che, in quegli anni, coinvolse centinaia di migliaia di persone. Una fiumana di uomini, donne e bambini abbandonava le tiepide terre meridionali per stabilirsi nel freddo meteorologico e sociale del nord. Per i torinesi doc quelle donne con il fazzoletto in testa e quegli uomini con le valigie di cartone erano cafoni, terroni, bestie da soma. Per molti di loro fu difficile ambientarsi, ma per tanti altri si aprirono strade inimmaginabili nel mezzogiorno. Una di quelle strade fu scoperta da Esterina che – scrive Mario Arpaia citando il preside De Miro D’Ayeta, “entrò in contatto con le ultime innovazioni tecnologiche dell’epoca: auto e ferrovie, grammofoni e autobus, macchine fotografiche e macchine da cucire, solo per citarne alcune.

C’era anche l’emergente industria cinematografica, un settore che si avvaleva dell’abilità manuale delle sarte per lo sviluppo, la stampa e il montaggio dei film, permettendo a molte donne di entrare in contatto con l’affascinante mondo del cinema: il suo fascino, le sue storie, le sue magnifiche ambientazioni e, di conseguenza, immaginare nuove aspirazioni e modi di vivere”.  A quattordici anni iniziò a lavorare presso La Positiva, la sezione sviluppo e stampa della Itala Film di Giovanni Pastrone. Esterina aveva scoperto la sua passione e continuò a lavorare in questo settore tutta la vita. Comincia a lavorare alla FIAT: l’azienda torinese aveva fondato un dipartimento cinema progettato per produrre documentari e pubblicità per promuovere sé stessa.

Esterina diventa presto responsabile di questo settore, coordinando i lavori che vengono commissionati a registi come Alessandro Blasetti. Tra le soddisfazioni della sua carriera i complimenti personali che le fece personalmente Walt Disney.  Alterna il montaggio all’insegnamento, e forma montatori durante la guerra.  Tra i suoi allievi un giovanissimo Franco Cristaldi, produttore e montatore di Nuovo Cinema Paradiso, Premio Oscar per il miglior film straniero nel 1990. Alla sua vita è dedicato il documentario ‘La storia di Esterina’ diretto nel 1997da Milli Toja. La figura di Esterina è ricordata anche oltre oceano, nel sito che la Columbia University ha dedicato al Women Film Pioneers Project.

Vincenzo D'Errico

Giornalista professionista e scrittore, impegnato a lungo nell’emittenza locale, collaboratore del quotidiano L’Edicola del Sud, direttore della Rivista Filosofia dei Diritti Umani / Philosophy of Human Rights.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio