Energia, no di Cera a impianto bioetanolo e fotovoltaico
Il consigliere leghista si oppone a due impianti a biometano a Serracapriola e al fotovoltaico fluttuante sul Lago di Varano.

BARI – “Non può esserci transizione ecologica senza equità territoriale”, questo il messaggio che il consigliere regionale Napoleone Cera ha lanciato a margine della riunione della V commissione consiliare tenutasi questa mattina a Bari.
Due punti all’ordine del giorno hanno riguardato il territorio foggiano. In apertura si è discusso dei due progetti presentati a Serracapriola da due distinte aziende per la realizzazione di impianti per la produzione di biometano da biomasse, non solo da scarti agricoli ma anche processando liquami di animali da allevamento.
“Non possiamo trasformare i piccoli Comuni in discariche organiche mascherate da impianti green – evidenzia Cera per affermare la sua contrarietà al progetto in questione, appoggiando la linea adottata dalla amministrazione comunale in consiglio -. La Regione ha il dovere di supportare i Comuni, rafforzare la normativa per i sottosoglia, pretendere trasparenza e coinvolgimento pubblico. Dove mancano confronto e regole, cresce la sfiducia. E la Puglia non può permetterselo”.
Il secondo punto relativo alla terra di Capitanata ha riguardato la discussione sul controverso progetto di impianto fotovoltaico flottante sul lago di Varano i cui possibili impatti ambientali e paesaggistici preoccupano molto le comunità garganiche e non solo. Anche in questo caso il consigliere Cera ha ribadito un concetto netto: “Questa non è innovazione, è colonialismo ambientale. La Laguna è viva, è fragile, è la nostra. Se vogliamo davvero parlare di energia pulita, partiamo dal rispetto. E allora io lo dico chiaro: no a questo progetto. No a questo scempio. Sì alla tutela del nostro territorio. Sì a uno sviluppo che ascolta chi ci vive davvero”.