Politica

Elezioni a Foggia: la sinistra si organizza

Una Comunità politica per il riscatto di Foggia: sarà il nucleo di una civica

Poco meno di duecento persone hanno risposto ad un appello e partecipato all’assemblea pubblica promossa per il riscatto di Foggia. Uomini e donne della sinistra diffusa, protagonisti della politica come Mario Nobile, e Fedele Cannerozzi, esponenti dell’associazionismo come Daniela Marcone, osservatori attenti come Pippo Cavaliere e l’ex parlamentare Rosa Menga. Le elezioni si avvicinano, e il mondo della cosiddetta sinistra diffusa non vuole trovarsi impreparato. Anzi, vogliono organizzare le idee ed essere pronti ad offrire un progetto per il riscatto della città. “Siamo un gruppo di dieci persone che ha formulato un appello e invitato i cittadini ad aderire all’idea di costituire una comunità politica che apra un percorso nuovo di partecipazione in vista delle prossime elezioni comunali” spiega il portavoce Luciano Beneduce, docente di Agraria e fondatore dell’associazione Divento. “In realtà – prosegue – l’ambizione va oltre le elezioni di Foggia perché crediamo che per recuperare e rilanciare questa città non basta la sola prospettiva elettorale. Questa comunità politica chiede ai cittadini di impegnarsi certamente pensando alle elezioni, senza nascondersi dietro buoni propositi e programmi ideali che non si misurano con il metodo della rappresentanza”. I promotori credono nel metodo: non esiste un programma elettorale, ma si propone un metodo partecipato e inclusivo n cui le persone possano dire la loro.

L’assemblea alla Sala Farina non è stata l’atto fondativo di una lista civica di sinistra, ma l’atto fondativo di una comunità politica che si pone il problema delle prossime elezioni comunali del capoluogo e che deciderà nella prossima assemblea (ne sarà organizzata almeno una al mese) se partecipare alle lezioni non solo offrendo un progetto ma anche costituendo una lista civica. L’impressione – a seguire gli interventi – è che la maggioranza dei partecipanti ci voglia mettere faccia, tempo e denaro, e presentare una lista civica. Gli uomini di Sinistra Italiana – parte attiva della neonata Comunità politica – non sono interessati a fare da spettatori, e spingono per la presentazione della lista. Tra un mese se ne saprà di più. Molti fra gli organizzatori hanno sperato che l’Assemblea fosse il luogo dove convincere Daniela Marcone ad accettare la candidatura a sindaco, ma l’esponente di Libera ha ribadito un ulteriore e definitivo no. La Marcone non si è però disimpegnata in toto: con Luciano Beneduce, Sasy Spinelli e Fedele Cannerozzi è entrata a far parte del coordinamento provvisorio della Comunità Politica, un organismo con funzioni organizzative e non politiche. Il mandato affidato ai componenti è temporaneo e ad ogni assemblea potranno essere decise conferme, integrazioni o avvicendamenti. La Comunità politica non si guarderà l’ombelico, ma si guarderà intorno e si confronterà con tutti, in attesa di capire e decidere se correre da soli o siglare alleanze. Una cosa sembra chiara: la Comunità politica non tira la volata a nessuno, non ci sono leader, non ci sono candidati da sostenere. L’iniziativa vuole avere una portata collettiva. Non sarà un insieme di associazioni, o una lista delle associazioni. Non sarà nemmeno uno sfogatoio, né il luogo per stilare la lista della spesa, ma una vera comunità politica. L’intento è cambiare l’approccio alla politica dicendo no a discussioni imperniate su alleanze e candidature, senza un’analisi del passato e una prospettiva per il futuro.

Vincenzo D'Errico

Giornalista professionista e scrittore, impegnato a lungo nell’emittenza locale, collaboratore del quotidiano L’Edicola del Sud, direttore della Rivista Filosofia dei Diritti Umani / Philosophy of Human Rights.
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