Edilizia: nel 2025 in Puglia aumentano gli infortuni sul lavoro
Nel 2025 aumentati del 6,4% tra gennaio–settembre). Nel 2024 oltre duemila casi, più di 5 al giorno.

BARI – I dati dell’Inail Puglia attestano che nel settore delle costruzioni le denunce di infortunio sono aumentate nell’ultimo anno: tra gennaio e settembre 2025 se ne contano 1.363, contro le 1.281 dello stesso periodo del 2024, pari a un +6,4%. Nello stesso arco, gennaio–settembre 2025, il totale delle denunce in tutti i settori in Puglia è di 20.662.
Nel 2024, sull’intero anno, gli infortuni denunciati in edilizia sono stati 2.028, con una media di 5,54 al giorno. I dati sono stati forniti durante il seminario conclusivo del percorso “Di lavoro si vive”, svoltosi ieri presso la sede dell’Inail Puglia: un programma di formazione per lavoratori agricoli e delle costruzioni messo in campo dalla Cgil regionale insieme alle categorie dei due settori e a Smile Puglia, ente di formazione certificato.
«Questi numeri dicono che non possiamo abbassare la guardia» dichiara Ignazio Savino, Segretario generale Fillea Cgil Puglia. «La spinta dei cantieri non può tradursi in carichi eccessivi, lavorazioni accelerate e formazione insufficiente sui rischi specifici, con l’applicazione di contratti spesso non adeguati ai rischi presenti nei siti. Nei cantieri, invece, si continua a infortunarsi e a morire come cinquant’anni fa, con la stragrande maggioranza degli episodi causata da cadute dall’alto o da carichi sospesi.
Non basta l’azione repressiva dei controlli: serve prevenire gli infortuni e l’insorgenza di malattie professionali, spesso di natura articolare e muscolare o legate all’esposizione all’amianto, ancora presente in tante costruzioni. Spesso, invece, ci scontriamo con l’elevata precarietà dei contratti, con situazioni di lavoro nero e grigio e con i ricatti a cui sono esposti tanti lavoratori stranieri, il cui numero in edilizia è raddoppiato nelle nostre regioni: tutti fattori che limitano la possibilità, da parte degli operai, di denunciare rischi o violazioni. Senza contare le molte imprese di piccole dimensioni che non possono investire in formazione e innovazione.
Davanti a questo — conclude Savino — continueremo a fare la nostra parte, con percorsi di prevenzione, con il lavoro dei patronati, con gli enti bilaterali per la formazione obbligatoria, e con il confronto che abbiamo chiesto al nuovo governo della Regione Puglia per definire standard di qualificazione e prevenzione, incrementando le turnazioni nei cantieri per accrescere l’occupazione a parità di salario e introducendo una vera patente a punti per escludere dalle gare pubbliche le aziende non sane che lucrano sulla salute e sicurezza degli opera».
Al contrario, il Governo liberalizza l’applicazione dei contratti e il subappalto a cascata. Motivi in più per cui stiamo chiedendo ai lavoratori di aderire allo sciopero del 12 dicembre convocato dalla Cgil». (foto https://www.unionegeometri.com/elenco-rischi-cantiere-edile/)