Economia

Don Uva: anche i Sannella tra i possibili acquirenti, ma l’ipotesi non piace all’Usppi

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Ci sono anche i Sannella tr ai papabili acquirenti del Don Uva, ma la possibilità che i due imprenditori foggiani possano gestire un importante centro della sanità di Capitanata lascia perplesso il sindacato Usppi, che, in una nota stampa, chiede al commissario Cozzoli di valutare attentamente le offerte pervenute, al fine di tutelare i degenti.

“Si apprende chiaramente un dato che ci sono tre società che concorrono all’acquisizione delle tre strutture, il CTR per la struttura di Potenza, Sereni Orizzonti per Bisceglie ed Universo Salute per il Don Uva di Foggia, mentre la società SWS concorre per l’acquisizione delle tre strutture. Abbiamo forti perplessità su quest’ultima, composta da quattro società quali Calliope, Effepi, Daunia Work e Satel (quest’ultima dei foggiani Fedele e Franco Sannella), tutte srl che non hanno mai avuto a che fare con il mondo della sanità, con i servizi alla persona e con le attività riabilitative ed ospedaliere”.

Il coordinatore Massimiliano Di Fonso ha una preoccupazione: “Non vorremmo ritrovarci domani dipendenti nelle mani di una società formata da altre società che operano nel settore dei pannelli fotovoltaici, ristrutturazione immobili, rifacimento e riparazione di opere stradali, collaudi di impianti e servizi geologici. Sarebbe veramente scandaloso finire nelle mani di chi non ha assolutissimamente esperienza nel settore della sanità e della cura ed assistenza ai pazienti, o ritrovarsi domani nelle mani di ulteriori aziende appartenenti al mondo della sanità di cui non si conoscono le credenziali”.

“Questo ibrido societario non risponde ai principi delle opere del fondatore Pasquale Uva, ma forse piuttosto ad interessi economici che non conosciamo. Per questo siamo fiduciosi nell’ottimo lavoro che svolgerà il commissario Bartolomeo Cozzoli nel verificare bene quale società potrà dare continuità lavorativa e proseguimento dei servizi sanitari e di buona salute che il Don Uva svolge in Puglia ed in provincia di Foggia – conclude il comunicato -, dove risulta essere il fiore all’occhiello nella riabilitazione e nei servizi alla persona”.

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