Dentro la crisi del Foggia: rialzarsi subito per un traguardo ancora possibile
La sconfitta di Messina ha sancito ufficialmente la crisi del Foggia calcio. Si tratta sicuramente del momento più delicato da quando Roberto De Zerbi ha assunto la guida tecnica della squadra. Quella del San Filippo è stata la terza sconfitta consecutiva in trasferta, non roboante come a Lecce e Andria, ma decisiva per spegnere i residui sogni di promozione diretta dei rossoneri. Più che un sogno, la promozione diretta in Serie B era ad inizio stagione il vero obiettivo della società, pur avendo messo in preventivo le difficoltà per raggiungere tale traguardo. Nessuno tra i dirigenti si aspettava questa esclusione dalla lotta diretta per la cadetteria già a Marzo. Dopo quattro punti nelle ultime cinque partite, un bottino troppo misero per le potenzialità della squadra, è a rischio anche l’obiettivo minimo stagionale, il raggiungimento della zona play-off. Anche la finale di Coppa Italia alle condizioni attuali diventa soltanto una magra consolazione.
C’è chi sostiene sia un problema di natura fisica, con molti calciatori in calo di condizione, chi parla di problema psicologico, chi sostiene che il calcio praticato dai rossoneri, seppur bello esteticamente, sia poco efficace per l’inferno della Lega Pro, dove spesso gli uomini di De Zerbi devono vedersela con terreni di gioco in pessime condizioni e squadre avversarie con il coltello tra i denti. La situazione attuale potrebbe derivare dal mix di tutti questi fattori, in più ci aggiungiamo lo scarso rendimento di alcuni elementi arrivati a Foggia con i galloni di “top player” della categoria. E’ il caso del ritorno di Coletti o dello stesso Floriano, l’eroe del San Nicola protagonista di una stagione nettamente al di sotto delle aspettative complice anche guai fisici che lo hanno sempre condizionato in carriera. Anche Sarno sembra aver perso lo smalto dei bei tempi, sempre alla ricerca della soluzione personale.
Tuttavia, nulla è ancora perduto. Il raggiungimento della zona play-off è ampiamente alla portata del Foggia, almeno sulla carta considerato l’elevato tasso tecnico dei rossoneri. Piuttosto, adesso sarà fondamentale rialzarsi subito, a cominciare dall’Ischia, una partita ricca di insidie, per evitare di non finire nel baratro. A otto giornate dal termine, e con la conferma di De Zerbi in panchina, c’è ancora tutto il tempo per tentare di risollevare una stagione che fino a pochi mesi fa lasciava presagire ben altri scenari.