Covid a Foggia, il caso della bambina positiva nei container di via San Severo su Rai 1 a “Storie Italiane”

Foggia – Ancora una volta si torna a parlare del campo container in Via San Severo a Foggia, ma questa volta a farlo sono le telecamere di Rai 1 con “Storie Italiane”, trasmissione diretta dalla conduttrice Eleonora Danieli per l’emergenza sanitaria che sta terrorizzando l’intero Pianeta: il Covid 19.

L’ultima ora di un servizio diretto questa mattina, 28 ottobre 2020, sul caso già molto discusso nei giorni scorsi riguardo un tampone positivo, appartenente ad una bimba di soli 8 anni della Scuola elementare Gabelli.

La piccola studentessa, oltre ad aver potenzialmente contagiato i genitori, a cui a distanza di ben dieci giorni non è stato ancora sottoposto il tampone, potrebbe aver diffuso il virus al resto delle nove famiglie residenti nella stessa area al seguito dello stretto contatto in cui queste persone sono costrette a condurre la propria quotidianità, tra l’altro, segnata da degradanti condizioni igienico sanitarie.

A questo punto, il contagio risulterebbe più serio e gravoso di quanto si possa pensare come ha esposto Giulia Frascolla, leader dell’emergenza abitativa, in collegamento diretto tra i container con Rai Storie Italiane. L’allarme segnato dalla disperazione delle mamme grida ancora che sia l’Asl ha dover effettuare i tamponi a tutti e di farlo a più presto, sottolineando il provvedimento comunale emanato dal Sindaco di Foggia, Franco Landella, durante la prima emergenza di Covid 19 dello scorso marzo 2020 che decreta lo sgombero immediato dai container, purtroppo anch’esso non ancora eseguito.

Un continuo rinvio alle ordinanze comunali e ai regolamenti sanitari, che depauperano la dignità di vita ed aggravano le condizioni sanitarie ed abitative in emergenza assoluta, non è più ammissibile, non solo a causa della pandemia che sta investendo il nostro Paese, ma anche per i rifiuti, le macerie e le muffe in cui questa gente è costretta a vivere da sempre.

In attesa, ora, i risultati delle azioni raccomandate dagli interlocutori di “Storie Italiane”, oltre all’urgenza raccomandata dalla stessa conduttrice per permettere una vita normale e decente nelle aree già sofferenti ed emarginate del Mezzogiorno.